Trattato completo di agricoltura/Volume II/Dell'Igname
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DELL’IGNAME.
§ 768. L’igname (fig. 180) (dioscorea japonica, dioscorea batatas), igname batata, è una pianta a radice tuberosa che soltanto da cinque anni si conosce in Europa. L’igname era coltivata con successo nella China già da gran tempo, e fu portata in Francia da Montigny, console francese a Chang-Haï.
La parte erbacea, ossia lo stelo di questa pianta, è annuale, e le radici sono vivaci, oblunghe come le rappresenta la fig. 180, alcune delle quali arrivano perfino alla lunghezza d’un metro, ed al peso di uno sino a due chilogrammi; in terra resiste ad un freddo anche maggiore di -10°. Il tessuto interno carnoso è più bianco di quello del pomo di terra, ma alquanto più fibroso. La sua composizione è la seguente:
Radici provenienti | ||
Dal Museo in Parigi. | Dall’Algeria. |
Amido e mucilagine | 13,10 | 16,76 | |
Albumina ed altre materie azotate | 2,40 | 2,54 | |
Materie grasse | 0,20 | 0,30 | |
Cellulosa | 0,40 | 1,45 | |
Sali minerali | 1,30 | 1,90 | |
Acqua | 82,60 | 77,05 | |
100,00 | 100,00 |
Dall’esposto prospetto si vede che l’igname contiene minor quantità d’amido del pomo di terra, ma una maggior proporzione di materia azotata e di acqua, per il che tanto per composizione quanto per la facoltà nutriente questi due tuberi non potrebbero affatto pareggiarsi. Dalla composizione che varia secondo la provenienza, vediamo che questa pianta ama i climi caldi, poichè le radici provenienti dall’Algeria contengono minor quantità d’acqua e maggior quantità di amido che non quelle raccolte al Museo in Parigi.
L’estensione che prendono le radici suppone il bisogno di un terreno soffice, profondo, argilloso-siliceo ed alquanto umido. Il lavoro deve per conseguenza essere assai profondo e dispendioso. Si pianta per occhi, ossia per radici fatte a pezzi e munite d’una gemma, ed anche per getti. Il raccolto, che si può fare anche dopo passato il tempo atto alla vegetazione, deve essere difficile.
Finora posso raccomandare soltanto che questa pianta venga sperimentata in varj modi; essa però dovrebbe fornire un vistoso prodotto onde compensare il grave dispendio pel lavoro del terreno e pel raccolto.