Trattato completo di agricoltura/Volume I/Dei cereali/19

Clima del melgone

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clima del melgone.

§ 716. La costituzione porosa della pianta e l’abbondanza di amido che in essa rinviensi, singolarmente nel grano, c’indica che il melgone esige molto calore. Nasce regolarmente e rapidamente quando la temperatura media diurna è giunta a +12°, fiorisce a 19°, e matura il frutto fra i 28° ed i 15°; per cui è uno di quei frutti che diconsi maturare a calor decrescente, il che accenna piuttosto una possibilità che una necessità; poichè il melgone, il castagno, l’uva, le noci, le patate e l’ulivo darebbero un frutto assai migliore, se il clima fosse tale da poter somministrare quella data somma di calore, prima che la temperatura cominci a decrescere. La somma totale di calore (temperatura media [p. 695 modifica]diurna) che esige il melgone varia dai 2500° ai 3000° gradi. Epperò facendo il calcolo per la parte centrale della Valle del Po, colle temperature medie di Milano si ha:

Semina ai 15 Aprile giorni 15 per gradi 13 195
Maggio » 30 » 18 540
Giugno » 30 » 21 630
Luglio ed Agosto » 62 » 23 1426
Settembre » 10 » 19 190
147 94 2981.

Da questo computo, fatto per la varietà più tardiva di melgone, risulta che nella parte media della nostra Valle la coltivazione dura dai 145 ai 150 giorni, nei quali riceve una somma di temperatura media di circa 3000° gradi di calore. E per conseguenza il nostro clima è più che opportuno a tale coltivazione, ove il grano matura quando la temperatura media diurna sta ancora tra i 18° ed i 19°.

La durata adunque della coltivazione può variare secondo il clima, e, nell’America meridionale, sulle rive della Maddalena, fra la semina ed il raccolto decorrono soli 92 giorni, con una temperatura media di 27°,5. Ciononpertanto, se in alcuni climi la mancanza di temperatura protrae od impedisce affatto questa coltivazione, nel clima nostro la siccità, spesso contrariando di troppo la vegetazione, o la ritarda di molto, o manda fallito gran parte del prodotto, o lo rende di qualità molto scadente, non potendosi costituire regolarmente i componenti del grano. Il melgone esige un caldo-umido, ma soffre assai per la troppa umidità del suolo. In Lombardia non sono rari gli estati in cui sianvi da 40 a 50 giorni e più senza pioggia, ed allora il prodotto può dirsi quasi perduto; ma, dove è possibile, una sola irrigazione in questo frattempo basta all’incontro ad assicurarne il prodotto. Se si irriga troppo frequente, o se la stagione è soverchiamente piovosa, si ha una sovrabbondanza di vegetazione erbacea (stelo e foglie), ma il grano rimane scarso e mal costituito.