Tornami a mente quella trista, e nera
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Questo testo fa parte della raccolta Rime dell'avvocato Gio. Batt. Felice Zappi e di Faustina Maratti sua consorte
XLVI.
Tornami a mente quella trista, e nera
Notte, quando partii dal suol natìo,
E lasciai Clori, e pianger la vid’io
Non mai più bella e non mai meno altera.
5Oh quante volte addìo dicemmo, addìo,
E il piè senza partir restò dov’era!
Quante volte partimmo, e alla primiera
Orma tornaro il piè di Clori e il mio!
Era già presso a discoprirne il Sole,
10Quando le dissi alfin; ma che le dissi
Se il pianto confondeva le parole?
Partii, chè cieca sorte e destin cieco
Voller così, ma come ahi mi partissi
Dir non saprei: so che non son più seco.