Torino e suoi dintorni/Capitolo quarto/I

Capitolo quarto - I

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I. ― GENEALOGIA.


In sul levarsi dell’undecimo secolo, dentro i monti della Savoia che toccan l’Italia, apparisce una nuova stirpe di principi, i quali subitamente prendon nell’istoria un riguardevole seggio.

La Casa di Savoia, fin dai primissimi tempi della sua monarchia, si presenta con tanto splendore, e per doppie alleanze imperiali e per forza d’armi e per autorità di consigli, che non è maraviglia se gli antichi scrittori, seguendo le tradizioni, ne siano andati cercando l’origine fra i discendenti di Vitichindo il grande, l’emulo di Carlo Magno. Quel gran lignaggio (cosi esclama il Muratori, parlando dei principi di Savoia) è da dirsi uno dei più nobili ed antichi tra i principi d’Europa.

Ma l’origine di questa schiatta generosa non solo è antichissima e regia, è anche italiana.

Il Cibrario emendando, dichiarando ed illustrando nel 1840 il sistema da Delbene e Lodovico Della Chiesa emesso nel secolo XVI, provò che Umberto Biancamano, le cui prime notizie risalgono al 1003, era [p. 93 modifica]potente alla corte di Borgogna, difenditore di un’insidiata reina e valoroso condottiere delle armi di un imperatore magnanimo, il quale o gli conferma, o gli concede, o gli accresce il dominio sopra una bella parte della Savoia sino alle rive del Rodano e dei lago ond’egli nasce.

Padre di Umberto Biancamano fu Ottone Guglielmo, conte di Borgogna, e indubitatamente figliuolo del re d’Italia Adalberto II, nipote del re d’Italia Berengario II, discendente insomma da quella stirpe che prima nell’Italia centrale reggeva il ducato di Spoleto, e passò poi al governo dei marchesati di Torino e d’Ivrea. Ciò fa dire allo storico: La Casa di Savoia che, pel dominio avuto fino dal secolo XI di sì nobil parte d’Italia, è la più antica stirpe che viva di principi italiani, è anche la sola nelle cui vene trascorra il sangue di Berengario I, di Guido, di Berengario II e d’Adalberto re d’Italia, italiani.

Questa opinione, bandita dall’illustre scrittore nel 1840, venne in seguito sempre più avvalorata da autentici documenti trovati da Luigi Provana e da Gustavo Avogadro1.

Anche il chiarissimo professore di eloquenza e di storia patria nella R. Università torinese, cavaliere Pier Alessandro Paravia, provò con nobile ed erudito discorso l’origine tutta italiana della Real Casa di Savoia.

Ne offriamo quì l’albero genealogico diviso in tre parti: la prima arriva fino ad Umberto Biancamano; la seconda fino all’estinzione della linea principale di Savoia, e fino a Tommaso, stipite della linea di Carignano; la terza fino al Re Vittorio Emanuele II, felicemente regnante.

I.
Guido Seniore duca di Spoleto
Ascanio
marchese d’Ivrea 894
Guido
re d’Italia 889
imperatore 891
Adalberto
marchese d’Ivrea
Berengario II
re d’Italia 950
Adalberto
re d’Italia
Ottone Guglielmo
Umberto Biancamano
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II.
Umberto Biancamano 1003
Amedeo I
Oddone
Amedeo II
Umberto II
Amedeo III
Umberto III (beato)
Tommaso I
Amedeo IV
Tommaso II
Amedeo V
Odoardo
Aimone
Amedeo VI
soprannominato il Conte Verde
Amedeo VII
Amedeo VIII
Ludovico
Amedeo IX
Filippo II
Filiberto I
Carlo IFiliberto II
Carlo III
Carlo gio. Amedeo
detto Carlo II
Emanuele Filiberto
Carlo Emanuele I
Linea primogenita
Vittorio Amedeo I
Linea di Carignano
Tommaso
principe di Carignano
morto nel 1656
Francesco Giacinto
Carlo Emanuele II
Vittorio Amedeo II
Carlo Emanuele III
Vittorio Amedeo III
Carlo Emanuele IV
abdicò nel 1802
Vittorio Emanuele I
abdicò nel 1821
Carlo Felice
morì nel 1831
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III.
Tommaso
principe di Carignano
morto nel 1656
Emanuele Filiberto
Eugenio
Vittorio Amedeo
Luigi
il principe Eugenio
Luigi
Emanuele
Vittorio Amedeo
Linea di VillafrancaEugenio II
Eugenio
Carlo Emanuele
conte di Villafranca
CARLO ALBERTO
Giuseppe
salì al trono
nel 1831
Eugenio Emanuele
VITTORIO
EMANUELE II
Ferdinando
duca di Genova
  1. Storia della Monarchia di Savoia, e Memorie dell’Accademia delle scienze di Torino.