Su lo letto mi stava l'altra sera
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti (Cecco Angiolieri)
CXIII
E si prova di soffocarlo, perché egli pretende il suo.
Su lo letto mi stava l’altra sera
e facea dritta vista di dormire:
ed i’ vidi mia madr’a me venire
4empiosamente, con malvagia céra.
E ’n sul letto mi sali molto fèra,
e man mi pos’a la gola, al ver dire:
e solamente per farmi morire;
8e, se non fosse ch’i’m’atai, mort’era.
Si che non fu cotanto ria Medea,
clic le piacqu’ al figliuolo morte dare,
11che mie madre non sia tanto piú rea;
ell’a tradimento mi vóls’affogare,
per ch’a Min dimanda’la parte mea:
14lá’nd’i’lel queto: lássim’ella stare.