Storia della geografia e delle scoperte geografiche (parte seconda)/Capitolo XI/I Portoghesi giungono alle Azore

I Portoghesi giungono alle Azore

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[p. 192 modifica]63. I Portoghesi giungono alle Azore. — Gli antichi storici portoghesi ammettono che le Azore fossero già a notizia dell’Infante D. Enrico, grazie ad una carta nautica che suo fratello D. Fedro duca di Coimbra aveva portato dall’Italia nell’anno 1428. E quando, nell’anno 1431, Gonçalo Velho Cabral, incaricato dallo stesso D. Enrico di navigare direttamente verso occidente sino a che avesse scoperto alcuna terra, si imbattè negli scogli delle Formigas, e ritornò in Portogallo alquanto scoraggiato per sì piccola scoperta, l’Infante lo inviò di nuovo ai medesimi luoghi per continuare la ricognizione delle isole che, secondo lui, dovevano trovarsi nei dintorni; e di fatti Gonçalo giunse, il 15 agosto del 1432, alla piccola e rotonda isola che gli Italiani avevano chiamata l’Uovo, ed alla quale egli diede il nome di Santa Maria a ricordo del giorno della scoperta (15 agosto).

Alcuni anni dopo la colonizzazione dell’isola Santa Maria uno schiavo negro segnalava dall’alto di una montagna un’altra terra nella direzione del nord, sino allora rimasta inavvertita dai coloni, i cui stabilimenti ai trovavano dal lato opposto. Lo stesso Velho Cabral fu incaricato da D. Enrico di verificare la cosa, ed una seconda isola, la Capraria delle antiche carte italiane, venne dì fatti scoperta, alla quale si impose il nome di isola San Michele (dal giorno dell’approdo, 8 maggio del 1444).

A poco a poco sì vennero anche a conoscere tutte le altre isole dell’arcipelago. Un Francese, o Fiammingo, che gli storici portoghesi chiamano Fernam Dulmo, avrebbe tentato, per [p. 193 modifica]primo, di fondare uno stabilimento nell’isola Terceira (Bracir delle carte italiane). Ma questo tentativo non gli riuscì, e fu un altro Fiammingo, Giacomo di Bruges, che ottenne dall’Infante la concessione dell’isola nell’anno 1450. Per altro lato i Fiamminghi riferiscono che già nel 1445 la stessa isola era stata scoperta da Van der Berger. Comunque sia, pare accertato che essa venne aggiungersi alle Azore tra il 1444 e la concessione del 1450. Nel documento relativo a questa concessione appare poi il nome di Terceira o terza in surrogazione di quello dell’Isola di Gesù Cristo che le avevano dato i nuovi scopritori, probabilmente perchè vi erano approdati in uno dei giorni consacrati a Dio fatto Uomo, quali sarebbero il dì del Santo Natale o quello della Circoncisione.

Le altre quattro isole del gruppo centrale, Graciosa, San Giorgio, Fayal e Pico, erano già sicuramente conosciute prima dell’anno 1449, poiché sappiamo da Giovanni Barros che in quel’anno il re Alfonso permise all’infante D. Enrico di provvedere alla colonizzazione delle sette isole delle Azore scoperte sino a quel tempo. E i cronacisti portoghesi ricordano come scopritore di Graciosa il fiammingo Van der Haagen, e come primo colonizzatore di Fayal e Pico il fiammingo Josse van Huerter, suocero del celebre Martino Behaim di Norimberga.

Quanto alle isole Flores e Corvo, pare che esse fossero visitate, per la prima volta, da due Casigliani, Antonio e Lope Vaz, e certo prima dell’anno 1453, giacché in questo medesimo anno il re Alfonso V faceva donazione dell’isola Corvo al suo figlio naturale Alfonso di Braganza.