Stendea Fillide mia la man cortese

Pier Francesco Paoli

Indice:AA. VV. - Lirici marinisti.djvu Sonetti Letteratura IX. Le amiche Intestazione 2 agosto 2022 100% Da definire

A me sen vien, per sua vaghezza eletto Costei da parte eccelsa il popol folto
Questo testo fa parte della raccolta Poesie di Pier Francesco Paoli
[p. 67 modifica]

IX

LE AMICHE

     Stendea Fillide mia la man cortese
a Clori amica, e balenar fe’ un riso:
la bianca man, ch’a me giammai non stese
se non armata, onde ne caddi anciso.
     E, vòlte in bel seren le luci accese,
vide il pallor che mi dipinse il viso;
anzi in piú parti entro il mio sen comprese
per due destre congiunte il cor diviso.
     Con gli scherzi leggiadri, ond’esse ardite
stringonsi dolcemente, Amor m’afferra,
e le dolcezze lor son mie ferite.
     In un languido «oimè», che il cor disserra,
dissi: — Oh stupor! due belle destre unite
simboleggian la pace, e a me fan guerra. —