Spirto guerriero io fui mentre il ciel volse
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Questo testo fa parte della raccolta Paolo Zazzaroni
III
EPITAFFIO DI UNA PULCE
Spirto guerriero io fui mentre il ciel volse;
a l’ultimo destin l’ora fatale
mi richiamò; qui poi tutto il mio frale
amica mano in breve fossa accolse.
Gran colpo fe’ chi l’anima mi tolse,
ch’atomo aver credea sorte immortale;
ma l’arciera crudel col giusto strale
in sí picciolo punto anco mi colse.
Qual fosse il mio valor, la fama il dice;
lo sanno i petti vostri, o donne, ch’io,
dove non punse Amor, mòrsi felice.
Appresso i miei trofei sepolcro pio
avrei di Clori in sen, ma non mi lice
la tomba aver sul Campidoglio mio.