Spirito dell'amore

Giovanni Prati

Olindo Malagodi 1868 Indice:Prati, Giovanni – Poesie varie, Vol. II, 1916 – BEIC 1901920.djvu sonetti Spirito dell'amore Intestazione 23 luglio 2020 25% Da definire

Alla musa (Prati) Le Parche
Questo testo fa parte della raccolta XII. Dall'«Armando»
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V

SPIRITO DELL’AMORE

Ape, il destin ti falla
fors’anco in grembo al fior:
né tu morrai, farfalla,
forse in un raggio d’òr.
5Rosa, tu indarno chiudi
il tuo favonio in sen:
di spettri erranti e nudi
il vecchio mondo è pien.
Beltá della natura!
10fuggevoli in un di,
non siete che figura
d’un dio che non è qui.
E in te pur anco, Arbella,
quel grande iddio non è:
15sol, come in onda stella,
splende riflesso in te.

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Da me sovente aprile
ha i negri serti in don:
ma il sogno piú gentile
20d’Ero e di Saffo io scJn.
O in Léucate o in Abido
pianga notturno il mar,
fuma sul doppio lido
il mio sereno aitar.
25Due vite ha il folle e il saggio
ma invan le trae quaggiú,
se il mio celeste raggio
non le circonda piú.
Due morti ha l’uom: dell’una
30bianco e fiorito è il vel;
l’altra ha la veste bruna,
sparsa di nebbia e gel.
Piloti, in una barca,
l’Ade a trovar si va;
35ma chi con me non varca
la negra morte avrá.
Celeste, ma indiviso
dal vostro è il mio destin;
cerchiam, cerchiam l’Eliso,
40cinti di rose il crin.