Pagina:Lucifero (Mario Rapisardi).djvu/323: differenze tra le versioni
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{{RigaIndice||'''Ad Andrea Maffei''' (Epistola)|Pag. 3}} |
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{{RigaIndice||'''Canto primo'''|Pag. 16}} |
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<small>Silenzio di Dio. — I suoi ministri imprecano. — Lucifero s’incarna. — Proposizione del poema, ed apostrofe ai critici. — Avvenimento dell’Eroe sul Caucaso, da dove eccita gli uomini alle finali battaglie del pensiero. — S’incontra in Prometeo, che cerca da prima dissuaderlo dall’impresa ch’egli crede inutile e disperata; commosso indi dalle ardite parole di Lucifero, lo prega a volergli narrare la sua storia. — L’Eroe si dispone al racconto.</small> |
<small>Silenzio di Dio. — I suoi ministri imprecano. — Lucifero s’incarna. — Proposizione del poema, ed apostrofe ai critici. — Avvenimento dell’Eroe sul Caucaso, da dove eccita gli uomini alle finali battaglie del pensiero. — S’incontra in Prometeo, che cerca da prima dissuaderlo dall’impresa ch’egli crede inutile e disperata; commosso indi dalle ardite parole di Lucifero, lo prega a volergli narrare la sua storia. — L’Eroe si dispone al racconto.</small> |
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{{RigaIndice||'''Canto secondo'''|Pag. 30}} |
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<small>Incomincia la narrazione. — La Natura e il Pensiero. — Stato primitivo degli uomini; primi e difficili avanzamenti, a cui si oppongono i Numi creati dall’anima inferma degli uomini. — La gran Lite. — La guerra dei Titani: il pensiero e non la forza trionfa dei Numi. — Lucifero non si contenta del cielo; Dio lo fulmina; l’inferno lo accoglie. — Un istinto di amore lo chiama sulla terra. — L’albero della scienza. — La tentazione. — Percosso nuovamente da Dio, ripiomba nell’inferno. — Non mai contento dell’esser suo ritorna sulla terra. — Cristo predica l’amore. — Gli uomini desiderosi del cielo dimenticano la terra. — Lucifero ve li richiama, ed è malamente calunniato.</small> |
<small>Incomincia la narrazione. — La Natura e il Pensiero. — Stato primitivo degli uomini; primi e difficili avanzamenti, a cui si oppongono i Numi creati dall’anima inferma degli uomini. — La gran Lite. — La guerra dei Titani: il pensiero e non la forza trionfa dei Numi. — Lucifero non si contenta del cielo; Dio lo fulmina; l’inferno lo accoglie. — Un istinto di amore lo chiama sulla terra. — L’albero della scienza. — La tentazione. — Percosso nuovamente da Dio, ripiomba nell’inferno. — Non mai contento dell’esser suo ritorna sulla terra. — Cristo predica l’amore. — Gli uomini desiderosi del cielo dimenticano la terra. — Lucifero ve li richiama, ed è malamente calunniato.</small> |
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{{RigaIndice||'''Canto terzo'''|Pag. 45}} |
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<small>Lucifero, continuando il racconto, accenna alla venuta dei barbari; ad Ario, che si ribella, fra’ primi, all’autorità ecclesiastica, da cui viene scomunicato nel concilio di Nicea; a Telesio, che scote il giogo scolastico; alla stampa che propaga il pensiero nuovo. — La rivoluzione filosofica in Italia, diventa religiosa in Germania. — Leone X e Lutero. — Il pensiero e la coscienza armano il braccio dei popoli, e la rivoluzione prende l’aspetto politico. — Tirannide monarchica e republicana: la libertà sta nel centro. — Rivoluzioni d’Inghilterra, d’America, di Francia. — Il canto della guigliottina. — Fecondità delle rovine. — Rassegna delle principali invenzioni del pensiero umano; dalle quali confortato l’Eroe, predice il suo vicino trionfo. — Finita così la narrazione, si parte, mentre una voce misteriosa annunzia agli uomini la sua venuta.</small> |
<small>Lucifero, continuando il racconto, accenna alla venuta dei barbari; ad Ario, che si ribella, fra’ primi, all’autorità ecclesiastica, da cui viene scomunicato nel concilio di Nicea; a Telesio, che scote il giogo scolastico; alla stampa che propaga il pensiero nuovo. — La rivoluzione filosofica in Italia, diventa religiosa in Germania. — Leone X e Lutero. — Il pensiero e la coscienza armano il braccio dei popoli, e la rivoluzione prende l’aspetto politico. — Tirannide monarchica e republicana: la libertà sta nel centro. — Rivoluzioni d’Inghilterra, d’America, di Francia. — Il canto della guigliottina. — Fecondità delle rovine. — Rassegna delle principali invenzioni del pensiero umano; dalle quali confortato l’Eroe, predice il suo vicino trionfo. — Finita così la narrazione, si parte, mentre una voce misteriosa annunzia agli uomini la sua venuta.</small> |
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{{RigaIndice||'''Canto quarto'''|Pag. 66}} |
{{RigaIndice||'''Canto quarto'''|Pag. 66|puntini=si}} |
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<small>Lasciato il Caucaso, l’Eroe si dirige verso la Grecia; trascura molti luoghi favolosi, ma ricordasi di Ero, ed apostrofa all’amore e alla morte. — Descrizione di Tempe. — Le bagnanti sorprese. — Il palazzo incantato e la fanciulla misteriosa. — Lucifero arriva; ascolta il canto di Ebe, |
<small>Lasciato il Caucaso, l’Eroe si dirige verso la Grecia; trascura molti luoghi favolosi, ma ricordasi di Ero, ed apostrofa all’amore e alla morte. — Descrizione di Tempe. — Le bagnanti sorprese. — Il palazzo incantato e la fanciulla misteriosa. — Lucifero arriva; ascolta il canto di Ebe, |