Pagina:Il piacere.djvu/160: differenze tra le versioni
Nessun oggetto della modifica |
Nessun oggetto della modifica |
||
Corpo della pagina (da includere): | Corpo della pagina (da includere): | ||
Riga 1: | Riga 1: | ||
<span class="SAL">160,3,Alebot</span>i due canini sporgenti fuor delle labbra. Aveva una leggera balbuzie. |
<span class="SAL">160,3,Alebot</span>i due canini sporgenti fuor delle labbra. Aveva una leggera balbuzie. |
||
― Dunque? Dunque? Domani, eh? |
|||
Andrea non sapeva vincere la ripugnanza; e teneva il braccio teso lungo il fianco, per dimostrare che non amava quella familiarità. Come vide entrare il barone di Santa Margherita, si liberò dicendo: |
Andrea non sapeva vincere la ripugnanza; e teneva il braccio teso lungo il fianco, per dimostrare che non amava quella familiarità. Come vide entrare il barone di Santa Margherita, si liberò dicendo: |
||
― Mi preme di parlare col Santa Margherita. Scusate, conte. |
|||
Il barone l’accolse con queste parole: |
Il barone l’accolse con queste parole: |
||
― Tutto è stabilito. |
|||
― Bene. Per che ora? |
|||
― Per le dieci e mezzo, alla Villa Sciarra. Spada e guanto di sala. A oltranza. |
|||
― Chi sono gli altri due? |
|||
― Roberto Casteldieri e Carlo de Souza. Ci siamo sbrigati subito, evitando le formalità. Giannetto aveva già pronti i suoi. Abbiamo steso il verbale di scontro, al Circolo, senza discussione. Cerca di non andare a letto troppo tardi; mi raccomando. Tu devi essere stanco. |
|||
Per millanteria, uscendo di casa Giustiniani, Andrea andò al Circolo delle Cacce; e si mise a giocare cogli ''sportsmen'' napoletani. Verso le due il Santa Margherita lo sorprese, lo forzò ad abbandonare il tavolo, e volle ricondurlo a piedi fino al palazzo Zuccari. |
Per millanteria, uscendo di casa Giustiniani, Andrea andò al Circolo delle Cacce; e si mise a giocare cogli ''sportsmen'' napoletani. Verso le due il Santa Margherita lo sorprese, lo forzò ad abbandonare il tavolo, e volle ricondurlo a piedi fino al palazzo Zuccari. |
||
― Mio caro ― ammoniva, in cammino ― tu sei troppo temerario. In questi casi, un’imprudenza può esser fatale. Per conservarsi intatta la vigoria, un buono spadaccino deve avere a sè medesimo le cure che ha un buon tenore per conservarsi la voce. Il polso è <noinclude>de-</noinclude> |