Pagina:Opere di Procopio di Cesarea, Tomo I.djvu/313: differenze tra le versioni

Alebot (discussione | contributi)
m Upload from djvu.xml IA text
 
Casmiki (discussione | contributi)
Stato della paginaStato della pagina
-
Pagine SAL 25%
+
Pagine SAL 75%
Corpo della pagina (da includere):Corpo della pagina (da includere):
Riga 1: Riga 1:
dicendo: ''La fazione di Teodora Augusta asserendo che uno della Trinità avea patito, non per un certo rispetto, ma in senso assoluto, con legge generale impose a tutti che così avessero da ritenere; e violentemente volle che questa dichiarazione si sottoscrivesse dai cherici e dai monaci''. Per questo poi ''Saba'' eccitato da ''Teodora'' a pregare onde avesse prole maschile, costantemente vi si rifiutò, perché diceva egli, secondo che abbiamo dal medesimo Cirillo, ''anche i figli suoi non abbiano ad imbeversi dei dogmi di Severo; ed a turbare la Chiesa peggio di quello che fatto avea Anastasio''. E Vittore già citato, riferisce che per quella pertinacia sua nell’errore ''Teodora'' fu scomunicata due volte, la prima da ''Agapito'' papa, la seconda da papa ''Vigilio''. Onde, s. ''Gregorio'' detto il grande, ha lasciato scritto che ''papa Vigilio di buona memoria, trovandosi nella regia città avea promulgata sentenza di dannazione contro di Teodora Augusta, e contro degli Acefali''. Non é detto però perché fosse scomunicata una seconda volta, se lo era stata già una prima, che bastava.
a77
dicendo: La fazione di Teodora Augusta asserendo che’uno
deUa Trinitk avea pdtito, non per un ceHo rispetto, ma in
ienso assoluto, con legge generale impose a iuUi che cosl
avessero da ritenere; e violeniemenle voile che questa
diclnarazione si sottoscrivesse- dai cherici e dai monacL Per questo
poi Saba eccitato da Teodora a pregare onde avesse prole
maschile, costanteinente vi si nfiut6, perchk diceva egji, secondo
che abbiamo dai medcsimo Cirillo, ancke i JigU suoi non
abbiano ad imbeversi dei dogmi di Severo^ ed a turbare la Chiesa
peggio di, quello che faito avea Anastasio. E ViUore giA
citato, riferisce che per cpiella pertinada sua nell’ errore Teodora
fu soomumcata due volte, la prima da Agapito papa, la seconda
da papa Flgilio, On^f^s, Gregorio detto il grande, ha lasciato
soritto che papa Figilio di biiona memoria, trovandosi nella
regia citUt avea promulgata sentenza di dannazione contro di
Teodora Augusta, e contro degli Acefali. Non k detto pero
perch^ fosse scomunicata una seconda volta, se lo era stata gia
una prima, che bastava.


3.0 Procopio «a(Aie qui promette di parlarc in appresso di
3.° ''Procopio'' anche qui promette di parlare in appresso di quanto ''Teodora'' si adoprò contro le definizioni del Concilio calcedonese; e manchiamo pure di questa parte di ''Storia segreta''.
ipMnto Teodota si adopr6 contro le definlzioni del Concilio
calcedonese; e manchiamo pure di questa parte di Storia segreta»
4.0 Le particolariti riferite intomo a Pri^co falsario oflrooo
alia consideraztone nostra piii cose. Primieramente h da avvertire
alia quantity di gente, che a’ tempi di Giustiniano si occupava
in falsificare le scritture; poichb abbiamo una legge di
queirimperadore, ed fe la Novella 75, emanata contro gli autori di tali
lalsificazioni, troppo^ com’ egli dice, cresciuti. In secondo luogo
debbesi notare, che Giustiniano dovette rivocare la prescrizlooe
centenaria, e toglierla affatto con un editto, a cagione de’
grayissirai inconvenienti che seco portava. Procopio non accenna
queslo falto, , perchb tlovette aver luogo dopo l’ anno trentesimo
secondo del regno di Giustiniano. In tci^o luogo da quanto il
N. A. dice delle varie sanzipni che Giustiniano y fsicendo e
disfiM^endo, si permisc intorno "a materie ecclestastiche, debbesi
^ped^re V origine del Nuovo Canone 9 compilato da Gioyanni lo


4.° Le particolarità riferite intorno a ''Prisco'' falsario offrono alla considerazione nostra più cose. Primieramente é da avvertire alla quantità di gente, che a’ tempi di ''Giustiniano'' si occupava in falsificare le scritture; poiché abbiamo una legge di quell'imperadore, ed é la ''Novella'' 73, emanata contro gli autori di tali falsificazioni, troppo, com’egli dice, cresciuti. In secondo luogo debbesi notare, che ''Giustiniano'' dovette rivocare la prescrizione centenaria, e toglierla affatto con un editto, a cagione de’ gravissimi inconvenienti che seco portava. ''Procopio'' non accenna questo fatto, perché dovette aver luogo dopo l’anno trentesimo secondo del regno di ''Giustiniano''. In terzo luogo da quanto il N. A. dice delle varie sanzioni che ''Giustiniano'', facendo e disfacendo, si permise intorno 'a materie ecclesiastiche, debbesi vedere l'origine del ''Nuovo Canone'', compilato da ''Giovanni'' lo


Googk