Pagina:Opere di Procopio di Cesarea, Tomo I.djvu/251: differenze tra le versioni
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I.° E’ bene sapere chi fosse ''Vitaliano'', zio di questo ''Giovanni''. Ne parla il N. A. in appresso; ma ne ha parlato di più nel |
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lib. I della ''Guerra persiana''. Fu costui scita di nazione, e figliuolo di uno che si chiamò ''Patriciolo''. Servì nella milizia, e fu tra i capitani dell’ esercito di Anastasio. Però ribellossi a |
lib. I della ''Guerra persiana''. Fu costui scita di nazione, e figliuolo di uno che si chiamò ''Patriciolo''. Servì nella milizia, e fu tra i capitani dell’ esercito di Anastasio. Però ribellossi a |
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questo Imperadore tentando di detronizzarlo. Giunto all’Imperio |
questo Imperadore tentando di detronizzarlo. Giunto all’Imperio |
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''Giustino'' lo chiamò presso di sé, e lo fece maestro della milizia, e di poi console. Sotto '' |
''Giustino'' lo chiamò presso di sé, e lo fece maestro della milizia, e di poi console. Sotto ''Giustino’ ebbe grande influenza negli affari, così che il papa ''Ormisda'' non dubitò di scrivere a lui sopra gravissimi affari ecclesiastici. Ma quando fu da ''Giustino'' chiamato per la guerra che avea fatta ad ''Anastasio'', non |
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fidandosi, chiesto avea sicurtà; e ''Giustiniano'' non solo gliel’ |
fidandosi, chiesto avea sicurtà; e ''Giustiniano'' non solo gliel’ |
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assicurò a nome dell’Imperadore, ma gli glurò fede fraterna sulla Mensa sacra, ciò prendendo insieme |
assicurò a nome dell’Imperadore, ma gli glurò fede fraterna sulla Mensa sacra, ciò prendendo insieme l’Eucaristia, com’era allora il rito de’ Cristiani in simili circostanze. Quindi nacque che |
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''Giustiniano'' in varii incontri lo chiamò ''fratello'': il che fece credere |
''Giustiniano'' in varii incontri lo chiamò ''fratello'': il che fece credere |
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poi ad alcuni, che fossero fratelli di sangue ''Giustiniano'' e ''Vitaliano''; e perciò poi ''Germano'' e ''Giovanni'' fossero per sangue nipoti di que’ due. Ora ''Giovanni'', figlio di ''Vitaliano'', iniziatosi nella milizia, era riuscito un valente capitano, della cui militare virtù ''Procopio'' parecchie volte negli altri libri parla con lode. Nell’anno undecimo della guerra gotica egli fu da ''Belisario'' spedito a ''Giustiniano'' per avere rinforzi; e deve credersi che in quel tempo appunto venisse con ''Germano'' in accordo pel |
poi ad alcuni, che fossero fratelli di sangue ''Giustiniano'' e ''Vitaliano''; e perciò poi ''Germano'' e ''Giovanni'' fossero per sangue nipoti di que’ due. Ora ''Giovanni'', figlio di ''Vitaliano'', iniziatosi nella milizia, era riuscito un valente capitano, della cui militare virtù ''Procopio'' parecchie volte negli altri libri parla con lode. Nell’anno undecimo della guerra gotica egli fu da ''Belisario'' spedito a ''Giustiniano'' per avere rinforzi; e deve credersi che in quel tempo appunto venisse con ''Germano'' in accordo pel |