Pagina:Ardigo - Scritti vari.djvu/39: differenze tra le versioni
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S. Giovanni Crisostomo (<ref>Omel. sul salmo 31, tom. V dell’ediz. citata, p. 341</ref>), niente altro che rendere grazie, adorare, pregare, ecc. Chi la prendesse in un altro senso mostrerebbe di avere poco giudizio, e si metterebbe in condizione di non poter trovare il senso dei passo recato. Nè di altri consimili, come delle parole dette da G. C.: «''Se uno mi confesserà davanti agli uomini, anch’io lo confesserò davanti al Padre mio'' (<ref>Matt. c. X, v. 32.</ref>)», e del nome di confessori che la Chiesa da a quelli, che sono morti per la fede. |
S. Giovanni Crisostomo (<ref>Omel. sul salmo 31, tom. V dell’ediz. citata, p. 341</ref>), niente altro che rendere grazie, adorare, pregare, ecc. Chi la prendesse in un altro senso mostrerebbe di avere poco giudizio, e si metterebbe in condizione di non poter trovare il senso dei passo recato. Nè di altri consimili, come delle parole dette da G. C.: «''Se uno mi confesserà davanti agli uomini, anch’io lo confesserò davanti al Padre mio'' (<ref>Matt. c. X, v. 32.</ref>)», e del nome di confessori che la Chiesa da a quelli, che sono morti per la fede. |
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S. Ilario dunque non ha protestato, non dico nel 550, ma neanche 183 anni prima, quando era ancor vivo, contro la confessione auricolare. Ha protestato piuttosto contro quelli che la impugnano e la calunniano. Esponendo il testo di S. Matteo (< |
S. Ilario dunque non ha protestato, non dico nel 550, ma neanche 183 anni prima, quando era ancor vivo, contro la confessione auricolare. Ha protestato piuttosto contro quelli che la impugnano e la calunniano. Esponendo il testo di S. Matteo (<ref |
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></ref>), che dice: «''Quelle cose che legherete sulla terra'' ecc.» cosi lo commenta. «A incutere un terrore atto a tenerci in freno, ci pose innanzi l’inevitabilità del rigore del giudizio apostolico, sicchè quelli che fossero legati qui in terra, cioè lasciati stretti dai nodi del peccato, e quelli che ne fossero sciolti, cioè accolti colla confessione nella salute del perdano, questi secondo la condizione dell’apostolica sentenza, anche in cielo sciolti fossero o legati (<ref>Patrol. Migne, t. 9, c. 1021 n. 8.</ref>)». |
>Cap. XVIII, v. 18.</ref>), che dice: «''Quelle cose che legherete sulla terra'' ecc.» cosi lo commenta. «A incutere un terrore atto a tenerci in freno, ci pose innanzi l’inevitabilità del rigore del giudizio apostolico, sicchè quelli che fossero legati qui in terra, cioè lasciati stretti dai nodi del peccato, e quelli che ne fossero sciolti, cioè accolti colla confessione nella salute del perdano, questi secondo la condizione dell’apostolica sentenza, anche in cielo sciolti fossero o legati (<ref>Patrol. Migne, t. 9, c. 1021 n. 8.</ref>)». |
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Da ultimo vengono le parole di S. Ambrogio. |
Da ultimo vengono le parole di S. Ambrogio. |