Pagina:Canti di Castelvecchio.djvu/118: differenze tra le versioni

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+<poem>
-LA CANZONE DELL’ULIVO
-r ulivo che ombreggi d* un; glauco
+l'ulivo che ombreggi d'un glauco
-pallore la rupe già truce, ’■- — y
+pallore la rupe già truce,
-dov’ erri la pecora, e rauco
+dov'erri la pecora, e rauco
-la chiami l’agnello;
+      la chiami l'agnello;
-r ulivo che dia le vermene
+l'ulivo che dia le vermene
-pel figlio dell’uomo, che viene
+pel figlio dell'uomo, che viene
-sul mite asinelio.
+      sul mite asinello.
+{{Centrato|l=16em|III}}
-��in
+Portate il piccone; rimanga
+l'aratro nell'ozio dell'aie.
-��Portate il piccone: rimanga
-r aratro nell’ ozio dell’ aie.
 Respinge il marrello e la vanga
-lo sterile clivo.
+      lo sterile clivo.
 Il clivo che ripido sale,
-biancheggia di sassi e di ghiaie ;
+biancheggia di sassi e di ghiaie;
-lo assordano 1’ ebbre cicale
+lo assordano l'ebbre cicale
-col grido solivo.
+      col grido solivo.
 Qui radichi e cresca! Non vuole,
-per crescere, ch’aria, che sole,
+per crescere, ch'aria, che sole,
-che tempo, 1’ ulivo!
+      che tempo, l'ulivo!
-��IV
-��Nei massi le barbe, e nel cielo
-le piccole foglie d’argento!
-Serbate f più gracile stelo
-più soffici zolle!
+{{Centrato|l=16em|IV}}
-��
+Nei massi le barbe, e nel cielo
-�
+le piccole foglie d'argento!
+Serbate a più gracile stelo
+      più soffici zolle!</poem>
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 <references/>