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<!-- inizio poesia -->Tutto è bianco, più fitta la neve
Tutto è bianco, più fitta la neve
Fiocca e monta sui nostri veroni;
Fiocca e monta sui nostri veroni;
Sul mio capo si addensa più greve,
Sul mio capo si addensa più greve,
Ma rifarmi all’albergo non so!
Ma rifarmi all’albergo non so!


E il villan, che dagli ampii valloni
E il villan, che dagli ampii valloni{{R|5}}
Riede agli ozii del fuoco paterno,
Riede agli ozii del fuoco paterno,
Mi saetta di un riso di scherno,
Mi saetta di un riso di scherno,
Ch’ei nel cuore vedermi non può.
Ch’ei nel cuore vedermi non può.


Non è nuova d’amico lontano,
Non è nuova d’amico lontano,
Non allor desiato che aspetto:
Non allor desiato che aspetto:{{R|10}}
È un amor che vincendo l’umano
È un amor che vincendo l’umano
Fa sprezzarmi del verno l’orror!
Fa sprezzarmi del verno l’orror!


Frema il nembo: sottesso quel tetto
Frema il nembo: sottesso quel tetto
Splende il sol, che quest’occhi feria;
Splende il sol, che quest’occhi feria;
La fanciulla che un angiol saria,
La fanciulla che un angiol saria,{{R|15}}
Ove schiva non fosse d’amor.
Ove schiva non fosse d’amor.


Se la bruna sua larga pupilla
Se la bruna sua larga pupilla
Del veron pei cristalli balena,
Del veron pei cristalli balena,
O del niveo suo braccio l’armilla
O del niveo suo braccio l’armilla
Come stella in un ciel di zaffir,</poem>
Come stella in un ciel di zaffir,{{R|20}}