Pagina:Canti (Sole).pdf/185: differenze tra le versioni

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-<poem>Un deserto in tempesta avrei varcato,
+<poem>&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;Un deserto in tempesta avrei varcato,
 Un mar di foco, per venirti al piede!
-Oh, ch'io non abbia disiato invano
+Oh, ch’io non abbia disiato invano
-Porre sul cuore d'un leon la mano!
+Porre sul cuore d’un leon la mano!
 » Se pur non fia che dal mio sen trabocchi
-Nel tuo l'affetto generoso ond'ardo,
+Nel tuo l’affetto generoso ond’ardo,
 Procomberò beata ai tuoi ginocchi,
 Da te chiedendo una parola, un guardo!
 Mira la schiava, e le vedrai negli occhi
-Ardere un cor, ch'esser non può codardo!
+Ardere un cor, ch’esser non può codardo!
 Le volgi un riso, e fulminata muore
-In un delirio d'infiiiito amore! — »
+In un delirio d’infinito amore! —»
 Ei tuttavia misterioso e muto,
 Ma con aria più mite e più serena,
 Sovra un divan di candido velluto
 Pallida la raccolse e senza lena.
 Come gesmin dal turbine abbattuto
-Che i petali reclina in su l'arena,
+Che i petali reclina in su l’arena,
-A l'omero la fronte ella gli cesse,
+A l’omero la fronte ella gli cesse,
-Ed ei d'un bràccio la ricinse e resse.
+Ed ei d’un braccio la ricinse e resse.
 » Ed or non sai — le sussurrò — con queste
 Forme qual piaga mi riapri in seno,
-Tu fantasma d'un puro angiol celeste,
+Tu fantasma d’un puro angiol celeste,
-Che su me veglia... o vi vegliava almeno !
+Che su me veglia... o vi vegliava almeno!
 Non sai di che dolor, di che tempeste
-Il cor de l'uomo, a cui ricorri, è pieno!
+Il cor de l’uomo, a cui ricorri, è pieno!
-Nò intender puoi quali memorie ascondi
+Nè intender puoi quali memorie ascondi
 Per questo petto che di pianto inondi!</poem>