Pagina:Sotto il velame.djvu/84: differenze tra le versioni

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La loro volontà peccò; peccò sì quella d'uno stato avanti il cristianesimo, sì d'un parvolo innocente. II loro difetto non fu involontario. Questa è dottrina sì di tutti i filosofi cristiani e sì di Dante. Tutta la discendenza umana peccò in Adamo; e Adamo peccò liberamente e volontariamente. "Vostra
La loro volontà peccò; peccò sì quella d'uno stato avanti il cristianesimo, sì d'un parvolo innocente. II loro difetto non fu involontario. Questa è dottrina sì di tutti i filosofi cristiani e sì di Dante. Tutta la discendenza umana peccò in Adamo; e Adamo peccò liberamente e volontariamente. "Vostra
natura afferma" Beatrice<ref>{{TestoCitato|Divina Commedia/Paradiso/Canto VII#87|Par. VII 85}} seg.</ref> "peccò tota nel seme suo". E il suo seme peccò<ref>{{TestoCitato|Divina Commedia/Paradiso/Canto VII#24|ib. 25}} segg.</ref> <poem><font style="font-size:0.7pc;">
natura afferma" Beatrice<ref>{{TestoCitato|Divina Commedia/Paradiso/Canto VII#87|Par. VII 85}} seg.</ref> "peccò tota nel seme suo". E il suo seme peccò<ref>{{TestoCitato|Divina Commedia/Paradiso/Canto VII#24|ib. 25}} segg.</ref>
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per non soffrire alla virtù che vuole
per non soffrire alla virtù che vuole
freno a suo prode;</font></poem>
freno a suo prode;
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e
e

{{Centrato|<small>dannando sè, dannò tutta sua prole.</small>}}
{{ms|8em|font=0.7pc}}dannando sè, dannò tutta sua prole.</div>

Ciò che dalla divina bontà, senza mezzo, piove<ref>{{TestoCitato|Divina Commedia/Paradiso/Canto VII#62|ib. 64}} segg.</ref>, è tutto libero: solo il peccato toglie questa libertà. E il volere d'ogni uomo sarebbe libero, se non fosse
Ciò che dalla divina bontà, senza mezzo, piove<ref>{{TestoCitato|Divina Commedia/Paradiso/Canto VII#62|ib. 64}} segg.</ref>, è tutto libero: solo il peccato toglie questa libertà. E il volere d'ogni uomo sarebbe libero, se non fosse
il peccato ad incepparlo, e il volere d'un bambino appena nato sarebbe libero, se non fosse asservito dal peccato ch'egli trae seco dall'origine sua. E quelli che furono avanti il cristianesimo, avrebbero anch'essi avuta questa libertà di volere e perciò il modo di meritare. Dante ne porge un luminoso esempio in Rifeo troiano.<ref>{{TestoCitato|Divina Commedia/Paradiso/Canto XX#66|Par. XX 67}} e segg.</ref>
il peccato ad incepparlo, e il volere d'un bambino appena nato sarebbe libero, se non fosse asservito dal peccato ch'egli trae seco dall'origine sua. E quelli che furono avanti il cristianesimo, avrebbero anch'essi avuta questa libertà di volere e perciò il modo di meritare. Dante ne porge un luminoso esempio in Rifeo troiano.<ref>{{TestoCitato|Divina Commedia/Paradiso/Canto XX#66|Par. XX 67}} e segg.</ref>

{{Centrato|<poem><small>Chi crederebbe giù nel mondo errante,
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Chi crederebbe giù nel mondo errante,
che Rifeo Troaino in questo tondo
che Rifeo Troaino in questo tondo
fosse la quinta delle luce sante?</small></poem>}}
fosse la quinta delle luce sante?
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