Giardino di ricreatione/A: differenze tra le versioni
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<poem>
A mal mortale, ne medico ne medicina vale.
A cauallo donato, non
A caualli magri, vanno le mosche.
A
A chi la riesce bene, è tenuto sauio.
A buona seconda, ogni santo aiuta.
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A casa mia non entrerai, se teco non porterai.
Al disgratiato, il pan tempesta in forno.
A molti puzza
A gouernar pazzia, ci vuol senno.
A carne di lupo, dente di cane.
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Ad vno, ad vno, si fanno i fusi.
Aue morta, non fa miele.
Adorna la cimia
A ciascun passo, nasce un pensiere.
Amico certo, si conosce
Al villano, non dar bachetta in mano.
Al medico, & auuocato, non
Alle nozze & alla morte, si conoscon
Assai ben balla, a chi Fortuna suona.
A
Anche la volpe, non voleua
Aiutati, che
Asino punto, conuien che trotti.
Ama, che sarai amato.
Acqua lontana, non ispegne fuoco vicino.
A cane mansueto, il lupo par feroce.
A cader và, chi troppo alto sale.
A chi dici il tuo secreto, doni la tua libertà.
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A cuor vile, forza non gioua.
Alta fortuna, alto trauaglio apporta.
A tempo e luoco, è il vile
Amico da stranuti, il più che
A buona derrata, pensaui sù.
Ad arbor che cade, ogni un crida taglia, taglia.
Ad altare scaruppato, non
A scrigno sgangherato, non si scrolla sacco.
A gatto vecchio, sorgio tenerello.
A naso tagliato, non
A chi vuole, non è cosa difficile.
A cattiuo nodo, cattiuo cugno.
A buon vino, non accade hedera.
Ama
A duo signor, non si può seruire.
Arte non regge, ma caso e fortuna.
Andar da cauallo ad asino.
Affatica, si pigliano le volpi col laccio.
Andarci, come la biscia
Assai importa metter cosa in pentola rotta.
Ad ogni tristo cane, piace la carne.
Arbori grandi non fanno altro, che ombra.
A buon carrattiere, non accadono due sferze.
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Altra cosa è lo scetro, altra lo pletro.
Andar calzato tra le spina.
Accennar coppe, e dar bastoni.
Al mare, si truoua il pesce.
A carnouale si conosce, chi ha gallina grassa.
Ad arca aperta, il giusto pecca.
Assai comanda, chi ubidisce al saggio.
Amaro è il dono, che tuol la libertà.
A fama non si vien, sotto le coltre.
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Alcun per se, non ha saper che basti.
Alla necessità, cede giustitia.
Accende più
Assai sà, chi sà, se tacer sà.
Ad un fino, un fino e mezzo.
Applicar la luna a gambari.
Amor vuol fede, e
A Lucca ti viddi, a Pisa ti conobbj.
A seruar fede, si lodan tutti i modj .
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Al vero che può nuocer, silentio è buon rimedio.
A preghi ingiusti, la clementia è sorda.
Agro altrui contra
Alla vecchiezza, ogni fatica è graue.
A maggior felicità minor fede.
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A parlar falso, il fatto ver risponda.
Al partir dalla fiera, si vedrà chi ha belli poledri.
Andar per la fame, o per la morte.
Assai domanda, chi ben serue e tace.
Andar sù per le rime.
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Andar con rampegoni per casa.
Accordar col fornaio.
Arco di Suran, tira
Al mal viuer la morte è beneficio.
Aspettar come
Ad ogni suono, non
Al fatto aperto, in darno è la disputa.
Aspettar che la palma porti i datoli.
Ardire, & non rispetto, chiede amore.
Amor dee fare ogni dur cor gentile.
Abbraciar
Ad amor felice, raro vien felice fine.
Amico sino
Amore<ref>
Aggiunger sproni ad un destrier, che gia ne vá veloce.
A chi non duole, ben scortica.
A chi non pesa, ben porta.
A chi te la fà, fagliela, o tientela a mente.
A
A buon hora in pescheria, & tardi in beccheria.
Al corniero, da Cornetto.
A Messina assai poluere, pulci, & puttane.
A
Alla ciera, si conoscono gli huomini.
A Venetia, chi vi nasce, mal vi si pasce.
Al villano dà la zappa in mano.
Al mangiar & al lauorar,
Al tempo che le sarde non eran pesce.
Al vin ci vengo.
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A le spose del crocifisso.
Alle giouani i buoni bocconi, alle vecchie i strangoglioni.
A
Al huomo moglie, al putto verga.
Andar doue vanno i sauij & i matti.
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Allegrezza di cuore, fa bella pelatura di viso.
Alla fine, chi la prende la rende.
Anche io sò menar
A ben far non
A poco a poco, il lupo mangia il lupo.
A san Luca, la merenda va nella buca.
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Agio, e disagio, fa la donna impudica.
Aria sottile, produce ingegno sottile.
Al infermo il
Al gusto dolce, alla salute rea.
Amico tardi mi si fà, chi mi promette & non mi dà.
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Andar tentando i Monacj.
A can che fugge, dagli, dagli.
Andar con li zoccoli per
Attaccar
A modo del villan matto, doppo il danno
Andar greue dinanzi.
Amor di donna, e riso di cane, non vaglion un grano.
Arso il mortale, al ciel
Altro non habbiam
Aleluia, ogni male fuia.
Amor dispetto, rabbia, e gelosia, in ogni donna ha signoria.
Andar ramengo, come il sole e la luna.
Andar, per la via de gambelli.
Alle fiate è meglio infermare,
Accettar volontieri, come
Anche Martino sa arar
Auaritia, scuola
Anzi corna, che croce.
Alla terza, Dio la benedica.
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Anche i berteggiati, mangiano del pane.
Al buon tempo si tagliaua il sorgo con le scale.
Al
A chi la tocca, san Pietro la benedica.
Asino che raggia, non mangia.
Aggiungere ferro alla cazza.
Attaccare il maio alla porta.
Adesso
Asciugarsi il naso col braccio.
A buon confortatore, il capo non duole.
A zara, mio resto, io son chiarito.
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Amore è il vero pretio, con che si compra amore.
Amami poco, ma continua.
A qual cosa non stringi i cuor mortali, oh empia fame
Adulatione, e fittione sono la pincia
Alla fama si và, per varie strade.
Alle cose passate, non si truoua rimedio.
Asini che non portan basti.
Assai beato muore, chi esce di dolore.
Assai acqua passa per il molino,
Accarezza il vecchio matto, se vuoi ricca farti a un tratto.
Amore fà molto, ma
A dì tre
Andar doue ne Papa ne Imperatore, può
A me pare vna coglioneria, lasciar di se memoria a
Arbor verde, da sè vien secco.
Arbor secco non diuien piu verde, così fa donna
Ad ogni cosa fuor
Amor non si cela sotto manto, ne si copre sotto canto.
Aspetta tempo e luoco a far vendetta, che non si fece mai
Assai guadagna chi fortuna passa, ma molto più chi le donne lassa.
Ama Dio & non fallire, fa pur bene, & lascia dire.
Al nostro tempo sono radi, a chi altro
Armato come i scudi della camera di presentia, leggiermente.
Arbor spesso trapiantato, mai di frutti è caricato.
Alhora si poteua sputar in chiesa.
Andare in frega.
Andare su le ponta
Andar come le campane di Manfredo.
Anche il granchio, corre con la volpe.
A
A spettare, come il lauoratore la ricolta.
Altro ci bisogna, dice il vangelo in volgare.
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Al mare conuien pescare.
A tristo scrittore, ogni pelo impedisce.
A cane scottato,
Anche i cuochi auanzano i capi, i piedi, &
A voler fare vno valente, conuien fargli villania.
Andar dal buio al oscuro.
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Altro che terza & benedicite, ci vuole per descinare.
Andar da Batante a Ferrante.
Anche il mare,
Andar doue vanno le schiaue la festa.
Altro che guanto, e lettere in mano.
Anche il vino, che ha la muffa,
Auanzare i piedi fuori del letto.
Al verbo dello alquia, disse la Betta.
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Amore col suo strale, percote ogni mortale.
Alza il matto il fai salire, se non è matto fallo venire.
A sbaraglio va in cà, a sbaraglin
Aggiongi un
A ventidue viene la Madalena.
Aue maria, questa cappa è mia, padre nostro, dammela tosto.
A proposito cala basso, dice lo Spagnolo.
Ambasso, fatti inanzi un passo.
A
Aprir la bocca, e soffiare.
Anche Diomisio insegnò
Ad ogni vno piace la chiacchera.
A
Assiduità, genera facilità.
A chi veglia, tutto si riuela.
A longa corda tira, chi morte altrui desira.
Abondanza, vicina è
A gran
Al canto
A buona volontà, non manca facultà.
A giouane soldato, vecchio cauallo.
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A orgoglio, non manca cordoglio.
A pan duro, dente acuto.
A la fin si conosce il buon,
A le barbe
Assai va al molino, chi ci manda il suo asino.
A ventre pieno, ogni cibo è amaro.
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A pignatta rotta, non si può far danno.
Amico di ogni vno, amico di nissuno.
Acquista in giouanezza, per
Auaritia, rompe il sacco.
A san Valentino, primavera è vicina.
A san Barnabà, il dì piu longo
A
Anno neuoso, anno fruttuoso.
Andate come la porcellana, se volete che io
Auuenire come i zuffoli di montagna.
Ad ogni modo, noi siamo per far duo fuochi.
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Anaspare le parole a mente.
Al trebbiano vi voglio.
Amici da tre per paio, come i caponi di Seraualle.
A poco a poco, io darò in terra.
A fra Lorenzone, poca fatica è
Anche le ranocchie morderebbono
A chi tocca tocca, se nò, hauesti paura?
A calabroni, bisogna fuoco o acqua bollita.
A cose troppo alte, non si piglia mira.
Andar a Fuligno, cioè a fune e legno.
A minuta gente, minuta moneta.
A cattiuo cuore, dottrina non vale.
Riga 398:
A tanto figlio, scienza, grado, o buon consiglio.
Amico del tuo vino, non habbi per vicino.
A pan
Amico di bocca, non vale vna stoppa.
Asino carico
A tauola tonda, non si contende del luoco.
Anche il letame, è buono a qualche cosa.
Al più pouero, la candela in mano.
A barba di folle, il rasoio è molle.
Amicitia di genero, sole
Allo suogliato, amaro è il miele.
A san Barnabà, la falce al prà.
Anche il dritto, ha bisogno
Andar dal fico al pero.
Anche la salciccia, le buone opre succia.
Riga 417:
Anche il mosto, bolle senza fuoco.
A la corte del Rè, ogniun fucci per sè.
A tutte hore piscia il
Al
Amare, non è senza amaro.
Al ventre, tutto entra.
Allo stendardo, tardi va il codardo.
Alla conocchia, il pazzo
Anno ghiandoso, anno cancroso.
Al maggiore, diasi
A tristo sordo, buono orecchia.
A la candela, la capra par donzella.
Riga 433:
A buona terra, buono agricoltore.
A buona casa, buon ministratore.
A
A lesso & arosto, tutto, và nel sacco.
A gotta, a gotta, il mar si seccherebbe.
A rischia un vuou, per
Anche i cani,
A la barba
A tauola si và a scuola.
A testa bianca, spesso ceruello manca.
Riga 444:
Al corriuo, mai non manca briga.
Assai basta, per chi non è ingordo.
A cattiua vacca Dio da corte corna.
Ad ogniuno come piace, diceua colui che basciaua la vacca.
A sacco vecchio, conuengono molte pezze.
Altri di me non sà, doue mi
A
A gatto che lecca il spiede, non fidar
A le mani, disse colui, che non ne haueua.
Accordar la corna musa.
Ancor questa si può
Ariuar doue si vende il pane a buon mercato.
Andar legato, e stretto.
Ascoltar come un porcellin grattato.
Acciò san chimenti gli faccia la gratia.
Andarci di buone gambe.
A tutto ci è riparo, chi lo sà trouare.
Apri la bocca, secondo i bocconi.
Anche la legna nodosa, fa buon fuoco.
A donare, e tenere, ingegno bisogna hauere.
A chi ti
Alle volte, più vale la feccia
A popol sicuro, non bisogna muro.
A chi Dio dà farina, il
A fanciullo, vecchio, & a donna, non si dee far piacere.
Artegiano che non mente, non ha mestier tra la gente.
Amici son buoni in ogni piazza, chi non ne ha, se ne faccia.
A caual corrente, e giuocatore, poco tempo dura
Ad ogni porcello, il suo San Martino.
Andar per la via
Al villano, se dai il piede, lui piglia la mano.
Anche io conosco un bue tra cento persone.
Anche io ho pisciato sopra qualche neue.
Al finir del giuoco, si vede chi guadagna.
Aprile piouoso, Maggio ventoso,
A torto si lamenta del mare, chi due volte ci vuol tornare.
Ad ogniuno piace la robba del compagno.
Riga 492:
A fronte scoperta.
A nissuno puzza la sua coreggia.
Al
Amor di donna è come il vin di fiasco, la sera è buono, la mattina è guasto.
Amor di donna è come la castagna, di
A donna non si fà maggior dispetto, che quando vecchia o brutta le vien detto.
Amore è fanciullo cieco e spietato, Fortuna è donna sorda & ostinata.
Ancor che la ghirlanda non costi un quatrino, non stà bene in capo a ogniuno.
Aspettare e non venire,
A vision
Altro non siamo che fumo, terra, e polue, e nostra spoglia in cener si risolue.
Al bugiardo gioua esser sagace, se vuol far credere il suo dir verace.
Amore nel principio dolcemente applaude, poi tesse di nascosto inganno e fraude.
A San Martino, bevi il buon vino, e lascia andar
Al torre imprestito, sei cugin germano, ma al render figlio di puttana.
A coscientia clericorum, opinione doctorum, fide mercatorum, blanditio feminarum, recipe medicorum, & cetera notariorum, libera nos Domine.
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