Pagina:Poemetti allegorico-didattici del secolo XIII, 1941 – BEIC 1894103.djvu/245: differenze tra le versioni

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{{Ct|f=100%|v=1|{{Sc|L’Amante e lo Schifo.}}}}
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{{Ms|7}}<poem>
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Quand’i’ vidi lo Schifo si addolzito,
Quand’i’ vidi lo Schifo addolzito,
che solev’esser piú amar che fele
che solev’esser piú amar che fele
ed i’ ’l trova’ vie piú dolce che mele,
ed i’ ’l trova’ vie piú dolce che mele,
{{R|4}}sappiate ch’i’mi tenni per guerito.
{{R|4}}sappiate ch’i’ mi tenni per guerito.
Nel giardin me n’andai molto gicchito
Nel giardin me n’andai molto gicchito
per dotta di misfar a quel crudele,
per dotta di misfar a quel crudele,
Riga 11: Riga 11:
{{R|8}}che per me non sarebbe mai marrito.
{{R|8}}che per me non sarebbe mai marrito.
Allor mi disse: «I’ vo’ ben che tu venghi
Allor mi disse: «I’ vo’ ben che tu venghi
dentr’al giardino, si come ti piace,
dentr’al giardino, come ti piace,
{{R|11}}ma che lungi dal fior le tue man tenghi.
{{R|11}}ma che lungi dal fior le tue man tenghi.
Le buone donne fatt’hanno far pace
Le buone donne fatt’hanno far pace
tra me e te: or fa che la mantenghi,
tra me e te: or fa che la mantenghi,
{{R|14}}si che verso di me non sie fallace».
{{R|14}} che verso di me non sie fallace».
</poem>
</poem>


Riga 23: Riga 23:
Venusso, ch’è soccorso degli amanti,
Venusso, ch’è soccorso degli amanti,
venn’a Bellaccoglienza col brandone,
venn’a Bellaccoglienza col brandone,
e si ’l recava a guisa di pennone
e ’l recava a guisa di pennone
{{R|4}}per avvampar chiunque l’è davanti.
{{R|4}}per avvampar chiunque l’è davanti.
A voler raccontar de’ suo’ sembianti
A voler raccontar de’ suo’ sembianti
Riga 29: Riga 29:
sarebbe assai vie piú lungo sermone
sarebbe assai vie piú lungo sermone
{{R|8}}ch’a sermonar la vita a tutti i Santi.
{{R|8}}ch’a sermonar la vita a tutti i Santi.
Quando Bellaccoglienza senti ’l caldo
Quando Bellaccoglienza sentí ’l caldo
di quel brandon, che cosí l’avvampava,
di quel brandon, che cosí l’avvampava,
{{R|11}}si tosto fu il su’ cuor col mio saldo;
{{R|11}} tosto fu il su’ cuor col mio saldo;
e Venusso, ch’a ciò la confortava,
e Venusso, ch’a ciò la confortava,
si trasse verso lei col viso baldo,
si trasse verso lei col viso baldo,