Pagina:Guerrini - Brani di vita.djvu/402: differenze tra le versioni
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Ma è pur forza lasciar andare tutto questo, che, se spiega la mia condotta e la mia intenzione, non è campo dove Monsignore mi sfidi a combattere poichè non mi ci potrebbe interdire l’uso delle armi. Ed è pur forza scendere a discutere intorno a quel povero sonetto che serve di pretesto alla persecuzione ed a qualche cosa d’altro. Ma come potrei fare a discuterlo senza citarlo? E Monsignore non mi querelerà come recidivo, raddoppiando la richiesta della multa? Non ne rimarrei troppo sorpreso, benchè sia certo che Ella e il Tribunale vedrebbero bene che qui non è il caso di ''animus iniuriandi'', ma di imprescindibile necessità di giusta difesa. Comunque, eccole l’infelice sonetto. |
Ma è pur forza lasciar andare tutto questo, che, se spiega la mia condotta e la mia intenzione, non è campo dove Monsignore mi sfidi a combattere poichè non mi ci potrebbe interdire l’uso delle armi. Ed è pur forza scendere a discutere intorno a quel povero sonetto che serve di pretesto alla persecuzione ed a qualche cosa d’altro. Ma come potrei fare a discuterlo senza citarlo? E Monsignore non mi querelerà come recidivo, raddoppiando la richiesta della multa? Non ne rimarrei troppo sorpreso, benchè sia certo che Ella e il Tribunale vedrebbero bene che qui non è il caso di ''animus iniuriandi'', ma di imprescindibile necessità di giusta difesa. Comunque, eccole l’infelice sonetto. |
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