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392 | Brani di vita |
guerra della reazione intransigente, in ausilio di propositi, di idee, di metodi per me contennendi. E non altro, non altro.
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Ma è pur forza lasciar andare tutto questo, che, se spiega la mia condotta e la mia intenzione, non è campo dove Monsignore mi sfidi a combattere poichè non mi ci potrebbe interdire l’uso delle armi. Ed è pur forza scendere a discutere intorno a quel povero sonetto che serve di pretesto alla persecuzione ed a qualche cosa d’altro. Ma come potrei fare a discuterlo senza citarlo? E Monsignore non mi querelerà come recidivo, raddoppiando la richiesta della multa? Non ne rimarrei troppo sorpreso, benchè sia certo che Ella e il Tribunale vedrebbero bene che qui non è il caso di animus iniuriandi, ma di imprescindibile necessità di giusta difesa. Comunque, eccole l’infelice sonetto.
PARLA IL PASTORE |