Pagina:Guerrini - Brani di vita.djvu/177: differenze tra le versioni
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A prima vista, però, non mi fece buona impressione. Molti se li ricorderanno ancora, i militi che per Doragrossa andavano a suon di banda al cambio della guardia. Allora a Corte accettavano ancora i servigi dei poveri militi, senza badar troppo alle incongruenze del vestiario. C’erano i calzoni larghi alla francese accanto ai calzoni stretti del quarantotto, le tuniche lunghe fino al ginocchio vicino alle tunichette misere ed arrossite in testimonianza dei molti e leali servigi. |
A prima vista, però, non mi fece buona impressione. Molti se li ricorderanno ancora, i militi che per Doragrossa andavano a suon di banda al cambio della guardia. Allora a Corte accettavano ancora i servigi dei poveri militi, senza badar troppo alle incongruenze del vestiario. C’erano i calzoni larghi alla francese accanto ai calzoni stretti del quarantotto, le tuniche lunghe fino al ginocchio vicino alle tunichette misere ed arrossite in testimonianza dei molti e leali servigi. |
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I ''cheppì'' erano di cento forme, dallo staio napoleonico al cono tronco degli ufficialetti eleganti. I pennacchi poi erano di tutti i colori dell’iride. Allora la Guardia Nazionale la chiamavano ancora il ''Palladio'' delle istituzioni, le facevano la corte, le davano la destra nelle riviste. Ne avevano bisogno dei |
I ''cheppì'' erano di cento forme, dallo staio napoleonico al cono tronco degli ufficialetti eleganti. I pennacchi poi erano di tutti i colori dell’iride. Allora la Guardia Nazionale la chiamavano ancora il ''Palladio'' delle istituzioni, le facevano la corte, le davano la destra nelle riviste. Ne avevano bisogno dei po- |