Pagina:Guerrini - Brani di vita.djvu/81: differenze tra le versioni

BrolloBot (discussione | contributi)
test caricamento
 
Stato della paginaStato della pagina
-
Pagine SAL 25%
+
Pagine SAL 75%
Intestazione (non inclusa):Intestazione (non inclusa):
Riga 1: Riga 1:
{{RigaIntestazione||{{Smaller|''Monte Coronaro''}}|71|riga=si}}
Corpo della pagina (da includere):Corpo della pagina (da includere):
Riga 1: Riga 1:

il crudo sasso'' in tra Tevere ed Arno", proprio quella Verna che, tanto dalla Falterona dove nasce l’Arno, quanto dal Fumaiolo dove nasce il Tevere, si vede azzurra e sfumata nella profondità dell’orizzonte. Non giovarono le parecchie diecine di miglia che sono tra le due sorgenti e le interposte cime di Camaldoli, dell’Alpe di Serra e del Bastione, per convertire i geografi che si copiano a vicenda. Il Governo, le commissioni, i provveditori, gl’ispettori, i maestri, approvano e benedicono le geografie sbagliate, e il Tevere e l’Arno nascono per gli scolari sempre dallo stesso monte. Potete credere, come noi, in una calda estate, benedicessimo cordialmente i geografi e le geografie di testo!
{{Ct|f=120%|v=2|t=3|MONTE CORONARO}}
Molti trattati di geografia approvati, lodati e adottati nelle scuole, fanno nascere il Tevere e l’Arno dallo stesso monte, uno di qua l’altro di là, colla fraterna armonia di due gemelli. Non è giovato che Dante, buon conoscitore dell’Appennino, mettesse “''il crudo sasso'' in tra Tevere ed Arno”, proprio quella Verna che, tanto dalla Falterona dove nasce l’Arno, {{Ec|quunto|quanto}} dal Fumaiolo dove nasce il Tevere, si vede azzurra e sfumata nella profondità dell’orizzonte. Non giovarono le parecchie diecine di miglia che sono tra le due sorgenti e le interposte cime di Camaldoli, dell’Alpe di Serra e del Bastione, per convertire i geografi che si copiano a vicenda. Il Governo, le commissioni, i provveditori, gl’ispettori, i maestri, approvano e benedicono le geografie sbagliate, e il Tevere e l’Arno nascono per gli scolari sempre dallo stesso monte. Potete credere, come noi, in una calda estate, benedicessimo cordialmente i geografi e le geografie di testo!