Pagina:D'Annunzio - Notturno.djvu/530: differenze tra le versioni

 
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''Cantava la morte, cantava la vita.'' O mors, ero mors tua.
''Cantava la morte, cantava la vita.'' O mors, ero mors tua.


''C’erano dietro di me due tombe di giovinetti a me familiari, due primizie dell’offerta: la tomba di Lapo Niccolini Alamanni e quella di Corradino Lonza d’Aieta. Colsi una foglia vecchia di lauro e una novella; e le ruppi come se seguissi un modo rituale. La vecchia aveva un profumo più forte; ma la novella, umida di linfa, prometteva l’acqua che disseta le alte ansie.''
''C’erano dietro di me due tombe di giovinetti a me familiari, due primizie dell’offerta: la tomba di Lapo Niccolini Alamanni e quella di Corradino Lanza d’Aieta. Colsi una foglia vecchia di lauro e una novella; e le ruppi come se seguissi un modo rituale. La vecchia aveva un profumo più forte; ma la novella, umida di linfa, prometteva l’acqua che disseta le alte ansie.''


''Non potevo più partirmi. Annottava. Le rondini avevano cessato di arare. Tra i cipressi neri la basilica latina s’era fatta di color ferrigno come vestita di tutt’arme, e della sua ferita diceva: «''Non dolet''. Non duole.»''
''Non potevo più partirmi. Annottava. Le rondini avevano cessato di arare. Tra i cipressi neri la basilica latina s’era fatta di color ferrigno come vestita di tutt’arme, e della sua ferita diceva: «''Non dolet''. Non duole.»''