Pagina:I promessi sposi (1825) III.djvu/411: differenze tra le versioni

CandalBot (discussione | contributi)
Pywikibot touch edit
Utoutouto (discussione | contributi)
Stato della paginaStato della pagina
-
Pagine SAL 25%
+
Pagine SAL 75%
Intestazione (non inclusa):Intestazione (non inclusa):
Riga 1: Riga 1:
{{RigaIntestazione|||405}}
Corpo della pagina (da includere):Corpo della pagina (da includere):
Riga 1: Riga 1:
<nowiki />


4o5
— Ah ! — diceva poi tra don Abbondio , tornato a casa : — se la peste facesse sempre e da per tutto le cose a questo modo , sarebbe proprio peccato il dirne male :
quasi quasi ce ne vorrebbe una a ogni generazione ; e si potrebbe stare a patti di fare una malattia. -
Venne la dispensa , venne l' assolutoria ,
venne quel benedetto giorno: i due promessi andarono con sicurezza trionfale proprio a quella chiesa, dove proprio per bocca di don Abbondio furono sposi. Un altro trionfo e ben più singolare fu, il dì appresso, l'andata a quel
palazzotto ; e vi lascio considerare che cose
dovessero passar loro per . la niente in salir
(Nell'erta, all'entrare per quella porta; e che discorsi dovessero fare, ognuno secondo il suo naturale. Accennerò soltanto che, in mezzo al-l' allegria , or 1' uno or l' altro menzionò più d'una volta, che, per compier la festa, vi man-
cava il povero padre Cristoforo. « Ma per
lui, ' dicevano poi, « sta meglio di noi si-
« caramente. »


— Ah! — diceva poi tra don Abbondio, tornato a casa: — se la peste facesse sempre e da per tutto le cose a questo modo, sarebbe proprio peccato il dirne male: quasi quasi ce ne vorrebbe una a ogni generazione; e si potrebbe stare a patti di fare una malattia. —
Il. signore fe' loro gran festa, li condusse in un bel tinello, mise a tavola. gli sposi con

Agnese e con la cittadina ; e prima dí riti-
Venne la dispensa, venne l’assolutoria, venne quel benedetto giorno: i due promessi andarono con sicurezza trionfale proprio a quella chiesa, dove proprio per bocca di don Abbondio furono sposi. Un altro trionfo e ben più singolare fu, il dì appresso, l’andata a quel palazzotto; e vi lascio considerare che cose dovessero passar loro per la mente in salir quell’erta, all’entrare per quella porta; e che discorsi dovessero fare, ognuno secondo il suo naturale. Accennerò soltanto che, in mezzo all’allegria, or l’uno or l’altro menzionò più d’una volta, che, per compier la festa, vi mancava il povero padre Cristoforo. Ma per lui, dicevano poi, “sta meglio di noi sicuramente.”
rarsi a pranzare altrove con don Abbondio,

volle assistere a un po" di quel . primo c
Il signore fe’ loro gran festa, li condusse in un bel tinello, mise a tavola gli sposi con Agnese e con la cittadina; e prima dí ritirarsi a pranzare altrove con don Abbondio, volle assistere a un po’ di quel primo {{Pt|con-|}}