Pagina:Zibaldone di pensieri I.djvu/102: differenze tra le versioni

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{{ZbPensiero|1/2}}<poem>Tutta la notte piove
<poem>{{ZbPensiero|1/2}}Tutta la notte piove
E ritornan le feste a la dimane;
E ritornan le feste a la dimane;
Fan del regno a metà Cesare e Giove.</poem>
Fan del regno a metà Cesare e Giove.</poem>
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{{ZbPensiero|1/4}}Il trecento fu il principio della nostra letteratura, non già il colmo, imperocché non ebbe se non tre scrittori grandi; il quattrocento non fu corruzione né <section end=1 /><section begin=2 />{{ZbPagina|2}} raffinamento del trecento, ma un sonno della letteratura (che avea dato luogo all’erudizione), la quale restava ancora incorrotta e peccava ancora piú tosto di poco. {{AutoreCitato|Angelo Poliziano|Poliziano}}, {{AutoreCitato|Luigi Pulci|Pulci}}. Il cinquecento fu vera continuazione del trecento e il colmo della nostra letteratura. Di poi venne il raffinamento del seicento, che nel settecento s’è solamente mutato in corruzione d’altra specie; ma il buon gusto nel volgo dei letterati non è tornato piú, né tornerà secondo me, perché dal niente si può passare al buono, ma dal troppo buono o sia dal corrotto stimo che non si possa.
{{ZbPensiero|1/4}}Il trecento fu il principio della nostra letteratura, non già il colmo, imperocché non ebbe se non tre scrittori grandi; il quattrocento non fu corruzione né <section end="1" /><section begin="2" />{{ZbPagina|2}} raffinamento del trecento, ma un sonno della letteratura (che avea dato luogo all’erudizione), la quale restava ancora incorrotta e peccava ancora piú tosto di poco. {{AutoreCitato|Angelo Poliziano|Poliziano}}, {{AutoreCitato|Luigi Pulci|Pulci}}. Il cinquecento fu vera continuazione del trecento e il colmo della nostra letteratura. Di poi venne il raffinamento del seicento, che nel settecento s’è solamente mutato in corruzione d’altra specie; ma il buon gusto nel volgo dei letterati non è tornato piú, né tornerà secondo me, perché dal niente si può passare al buono, ma dal troppo buono o sia dal corrotto stimo che non si possa.




{{ZbPensiero|2/1}}Non il bello ma il vero o sia l’imitazione della natura qualunque, si è l’oggetto delle belle arti. Se fosse il bello, piacerebbe piú quello che fosse piú bello e cosí si andrebbe alla perfezion metafisica, la quale in <section end=2 />
{{ZbPensiero|2/1}}Non il bello ma il vero o sia l’imitazione della natura qualunque, si è l’oggetto delle belle arti. Se fosse il bello, piacerebbe piú quello che fosse piú bello e cosí si andrebbe alla perfezion metafisica, la quale in <section end="2" />