Pagina:D'Annunzio - La beffa di Buccari, 1918.djvu/46: differenze tra le versioni

 
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«E chi mai misurò l’acque col pugno?
«E chi mai misurò l’acque col pugno?
Taluno ben le misurò con l’animo.
Taluno ben le misurò con l’animo.
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noi le misureremo per la tua
noi le misureremo per la tua
giovine forza i miei compagni ed io;
giovine forza i miei compagni ed io;
noi, da questo Adriatico selvaggi
noi, da questo Adriatico selvaggio
che t’indura ed è tuo come il tuo Santo,
che t’indura ed è tuo come il tuo Santo,
noi le misureremo col più grande
noi le misureremo col più grande
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il dominio assegnato alla più grande
il dominio assegnato alla più grande
speranza.»
speranza.»
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Avanti, avanti! Le coste si serrano. Riconosciamo la bocca di Fianona e il promontorio di Prestenizze.
Avanti, avanti! Le coste si serrano. Riconosciamo la bocca di Fianona e il promontorio di Prestenizze.
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Penetriamo nella stretta fauce del Quarnaro, come tre spine aguzze.
Penetriamo nella stretta fauce del Quarnaro, come tre spine aguzze.


Il fanale di Farasina, ben munito, ben guardato, con i suoi proiettori, con le sue batterie, con i suoi lanciasiluri, con i suoi sbarramenti, con ogni sorta di difese e di ostacoli, ecco che noi sappiamo violarlo.
Il canale di Farasina, ben munito, ben guardato, con i suoi proiettori, con le sue batterie, con i suoi lanciasiluri, con i suoi sbarramenti, con ogni sorta di difese e di ostacoli, ecco che noi sappiamo violarlo.