Pagina:Alfieri, Vittorio – Tragedie, Vol. III, 1947 – BEIC 1728689.djvu/269: differenze tra le versioni

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in mezzo al dolor tuo traluce l’onta;
in mezzo al dolor tuo traluce l’onta;
rea ti senti tu stessa. Il tuo piú grave
rea ti senti tu stessa. Il tuo piú grave
fallo, è il tacer col padre tuo: lo sdegno
fallo, è il tacer col padre tuo: lo sdegno
quindi appien tu ne merti; e che in me cessi
quindi appien tu merti; e che in me cessi
l’immenso amor, che all’unica mia figlia
l’immenso amor, che all’unica mia figlia
io giá portai. - Ma che? tu piangi? e tremi?
io giá portai. Ma che? tu piangi? e tremi?
e inorridisci?... e taci? - A te fia dunque
e inorridisci?... e taci? A te fia dunque
l’ira del padre insopportabil pena?
l’ira del padre insopportabil pena?
Mirra+ Ah!... peggior... d’ogni morte...
;Mirra
Ciniro+13 Odimi. Al mondo
Ah!... peggior... d’ogni morte...
;Ciniro
Odimi. - Al mondo
favola hai fatto i genitori tuoi,
favola hai fatto i genitori tuoi,
quanto te stessa, coll’infausto fine
quanto te stessa, coll’infausto fine
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Giá l’oltraggio tuo crudo i giorni ha tronchi
Giá l’oltraggio tuo crudo i giorni ha tronchi
del misero Peréo...
del misero Peréo...
Mirra+8 Che ascolto? Oh cielo!
;Mirra
Ciniro+ Peréo, sí, muore; e tu lo uccidi. Uscito
Che ascolto? Oh cielo!
;Ciniro
Peréo, sí, muore; e tu lo uccidi. Uscito
del nostro aspetto appena, alle sue stanze
del nostro aspetto appena, alle sue stanze
solo, e sepolto in un muto dolore,
solo, e sepolto in un muto dolore,
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pregni di pianto e di morte inalzava;...
pregni di pianto e di morte inalzava;...
e, fra i singulti estremi, dal suo labro
e, fra i singulti estremi, dal suo labro
usciva ancor di Mirra il nome. - Ingrata...
usciva ancor di Mirra il nome. Ingrata...
Mirra+ Deh! piú non dirmi... Io sola, io degna sono,
;Mirra
Deh! piú non dirmi... Io sola, io degna sono,
di morte... E ancor respiro?...
di morte... E ancor respiro?...
;Ciniro
Ciniro+13 Il duolo orrendo
Il duolo orrendo
dell’infelice padre di Peréo,
dell’infelice padre di Peréo,
io che son padre ed infelice, io solo
io che son padre ed infelice, io solo
sentir lo posso: io ’l so, quanto esser debba
sentir lo posso: io ’l so, quanto esser debba
lo sdegno in lui, l’odio, il desio di farne
lo sdegno in lui, l’odio, il desio di farne
aspra su noi giusta vendetta. - Io quindi,
aspra su noi giusta vendetta. Io quindi,
non dal terror dell’armi sue, ma mosso
non dal terror dell’armi sue, ma mosso
dalla pietá del giovinetto estinto,
dalla pietá del giovinetto estinto,
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