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IL RE ENRICO V |
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''Huell''. Non è buona la pelle di capro? Eccovi ora quattro |
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soldi, per farvi racconciare la testa. |
''Huell''. Non è buona la pelle di capro? Eccovi ora quattro soldi, per farvi racconciare la testa. |
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''Pist''. A me quattro soldi? |
''Pist''. A me quattro soldi? |
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''Huell''. |
''Huell''. Sì, certo, e li piglierete, se non volete un dono più triste. |
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''Pist''. Li prendo come arra di vendetta sicura. |
''Pist''. Li prendo come arra di vendetta sicura. |
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''Huell''. Se qualche cosa vi debbo, vi pagherò a colpi di bastone. |
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Dio vi accompagni, vi conservi e vi risani. (esce) |
''Huell''. Se qualche cosa vi debbo, vi pagherò a colpi di bastone. Dio vi accompagni, vi conservi e vi risani. (''esce'') |
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''Pist''. Tutto l’inferno si muoverà per vendicarmi. |
''Pist''. Tutto l’inferno si muoverà per vendicarmi. |
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Goto. Ite, ite; non siete che un miserabile. Come osaste voi |
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''Gow''. Ite, ite; non siete che un miserabile. Come osaste voi farvi beffe d’uomini generosi, se cuore non avete per sostenere le vostre parole? Due o tre volte vi ho già veduto a ridere di quel vecchio prode. Avete creduto senza dubbio, perchè non sapeva parlar bene l’inglese, che fosse inetto a trattare un bastone all’inglese. Ma ora vi dovete esser convinto dell’opposto, e cominciando dunque da ora, abbiatevi questa correzione gallese come una buona lezione di un Londinense. Addio. (''esce'') |
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farvi beffe d’uomini generosi, se cuore non avete per sostenere |
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le vostre parole? Due o tre volte vi ho già veduto a ridere di |
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''Pist''. Forse che la fortuna mi schernisce? Mi fu annunziata la morte della mia cara Elena, talchè eccomi privo del mio ospizio. Vecchio divengo, e l’onore cacciato fu dalle mie membra indebolite a colpi di bastone. Or bene; mi farò mezzano e seguirò la mia inclinazione che mi porta al mestiere di tagliaborse. Andrò segretamente in Inghilterra, e là ruberò, metterò impiastri sopra margini poco gloriose, e dirò che furono frutto delle guerre di Francia. (''esce'') |
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quel vecchio prode. Avete creduto senza dubbio, perchè non |
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sapeva parlar bene l’inglese, che fosse inetto a trattare un bastone |
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{{Centrato|'''SCENA II'''. |
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all’inglese. Ma ora vi dovete esser convinto dell’opposto, e |
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cominciando dunque da ora, abbiatevi questa correzione gallese |
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come una buona lezione di un Londinense. Addio. (esce) |
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Fiat Forse che la fortuna mi schernisce? Mi fu annunziata |
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''Entrano da un lato il re'' {{Sc|Enrico, Bedford, Glocester, Exeter, Warwick, Westmoreland}} ''ed altri lórdi; dall’altro il'' {{Sc|Re}} ''di'' {{Sc|Francia}}, ''la regina'' {{Sc|Isabella}}, ''la principessa'' {{Sc|Caterina}}, ''signori, signore, ecc., il'' {{Sc|Duca}} ''di'' {{Sc|Borgogna}}, ''e il suo seguito''.}} |
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la morte della mia cara Elena, talché eccomi privo del mio |
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''Enr''. La pace, che è lo scopo di quest’adunanza, presieda fra noi! — Felicità e salute al nostro fratello di Francia, e alla nostra illustre sorella! Giorni sereni e prosperosi alla nostra amabile principessa e cugina Caterina! Voi, membro illustre di questa corte, nobile rampollo di questo trono, voi la cui lealtà ha dato luogo a questo augusto consesso, prode duca di Borgogna, ricevete il nostro saluto e i nostri voti; questi a voi pure addirizziamo, principi e pari di Francia. |
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ospizio. Vecchio divengo, e l’onore cacciato fu dalle mie membra |
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indebolite a colpi di bastone. Or bene; mi farò mezzano e seHirò |
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''Re''. È con gioia sincera che ci allietiamo di goder qui della presenza del nostro illustre fratello d’Inghilterra. Siete il ben venuto, e voi tutti ancora, grandi di sua corte. |
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la mia inclinazione che mi porta al mestiere di tagliaborse. |
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Andrò segretamente in Inghilterra, e là ruberò, metterò impiastri |
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sopra margini poco gloriose, e dirò che furono frutto delle |
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guerre di Frància. (esce) |
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SCENA IL |
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del re di Francia. |
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Entrano da un lato il re Enrico, Bedforo, Glocester, Exeteb, |
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Warwick, Westmorelano ed altri lórdi; daW altro U Re di |
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Francia, la regina Isabella, la principessa Caterina, signori, |
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signore, ecc., ti Duca di Borgogna, e il suo seguito. |
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''Enr''. La pace, che è lo scopo di quest’adunanza, presieda fra |
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noi! — Felicità e salute al nostro fratello di Francia, e alla nostra |
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illustre sorella! Giorni sereni e prosperosi alla nostra amabile |
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principessa e cugina Caterina! Voi, membro illustre di questa |
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corte, nobile rampollo di questo trono, voi la cui lealtà ha |
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dato luogo a questo augusto consesso, prode duca di Borgogna, |
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ricevete il nostro saluto e i nostri voti; questi a voi pure addirizziamo, |
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principi e pari di Francia. |
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Be. È con gioia sincera che ci allietiamo di goder qui della |
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presenza del nostro illustre fratello d’Inghilterra. Siete il ben |
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venuto, e voi tutti ancora, grandi di sua corte. |
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