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354 IL RE ENRICO V il collo di Suffolk, ne baciò le labbra; e accoppiatesi così alla morte, suggellò col suo sangue il testamento della sua tenera amistà, che ebbe tanto glorioso fine. Scena sì tenera e nobile mi strappò pianti che avrei voluto frenare; al vederla tutta la debolezza femminile ingomberò la mia anima. ''Enr''. Non biasimo le vostre lagrime, perocché al vostro solo racconto una folta nebbia mi offuscò lo sguardo, e uno sforzo mi ò necessario per contenere le mie che pur vorrebbero sgorgare. — (allarme) Ma udite! Qual nuovo allarme è codesto? I Francesi hanno riordinate le loro schiere e tornano alla carica: ogni soldato uccida i suoi prigionieri; datene l’ordine all’esercito. (escono) SCENA m Un’altra parte dei campo. — Allarme. Entrano Huxllkn e Gower. HueH. Si sono uccisi fino i fanciulli? È contro la legge espressa delle armi: è il fatto di viltà più grande che mostrar si potesse al mondo: che ne dite? ''Gow''. Certo è che alcuno non ne rimase in vita; e i vili che rifuggono dal combattere fecero tale strage: di più bruciarono o rapinarono tutto quello che vi era nella tenda del nostro re: talché questi ha con molta ragione comandato a ognuno de’ suoi di sgozzare i prigionieri. Valente assai è Enrico. ''Huell''. Egli è nato a Monmonth, capitano Gower. Come chiamate la città dove nacque Alessandro il Grosso? ''Gow''. Alessandro il Grande? ''Huell''. Grande o grosso è lo stesso. Piccolo, alto, tondo o quadro significano la medesima cosa: varia solo la frase. Gow, Credo che Alessandro il Grande nascesse in Macedonia; suo padre era chiamato Filippo il Macedone, se non fallo. ''Huell''. Credo anch’io che Alessandro nascesse a Macedonia. Ora io vi dico, capitano, che se guardate nella mappa del mondo troverete molta analogia fra Macedonia e Monmonth. Ti e un fiume a Macedonia, ed uno ve n’è a Monmouth: l’uno si chiama Wye, l’altro non me ne ricordo; ma é tutt’uno: si rassomigliano comedne delle mie dita, e si pescano anguille in entrambi. Se osservate bene la vita di Alessandro, vedrete che quella d’Enrico e in tutto simile. Alessandro (Dio lo sa e voi lo sapete) ebbe anch’agli, come Enrico, le sue rabbie, le sue furie, le sue collere, i suoi sdegni, le sue ubbriacature, in mezzo a cui uccideva il migliore de’suoi amici, Gito. Digitized by Google

''Enr''. Non biasimo le vostre lagrime, perocchè al vostro solo racconto una folta nebbia mi offuscò lo sguardo, e uno sforzo mi è necessario per contenere le mie che pur vorrebbero sgorgare. — (''allarme'') Ma udite! Qual nuovo allarme è codesto? I Francesi hanno riordinate le loro schiere e tornano alla carica: ogni soldato uccida i suoi prigionieri; datene l’ordine all’esercito.
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{{Centrato|'''SCENA VII'''.

{{smaller|Un’altra parte dei campo. — Allarme.}}

''Entrano'' {{Sc|Huellen}} ''e'' {{Sc|Gower}}.}}
''Huell''. Si sono uccisi fino i fanciulli? È contro la legge espressa delle armi: è il fatto di viltà più grande che mostrar si potesse al mondo: che ne dite?

''Gow''. Certo è che alcuno non ne rimase in vita; e i vili che rifuggono dal combattere fecero tale strage: di più bruciarono o rapinarono tutto quello che vi era nella tenda del nostro re: talchè questi ha con molta ragione comandato a ognuno de’ suoi di sgozzare i prigionieri. Valente assai è Enrico.

''Huell''. Egli è nato a Monmonth, capitano Gower. Come chiamate la città dove nacque Alessandro il Grosso?

''Gow''. Alessandro il Grande?

''Huell''. Grande o grosso è lo stesso. Piccolo, alto, tondo o quadro significano la medesima cosa: varia solo la frase.

''Gow''. Credo che Alessandro il Grande nascesse in Macedonia; suo padre era chiamato Filippo il Macedone, se non fallo.

''Huell''. Credo anch’io che Alessandro nascesse a Macedonia. Ora io vi dico, capitano, che se guardate nella mappa del mondo troverete molta analogia fra Macedonia e Monmonth. Vi è un fiume a Macedonia, ed uno ve n’è a Monmouth: l’uno si chiama Wye, l’altro non me ne ricordo; ma è tutt’uno: si rassomigliano come due delle mie dita, e si pescano anguille in entrambi. Se osservate bene la vita di Alessandro, vedrete che quella d’Enrico e in tutto simile. Alessandro (Dio lo sa e voi lo sapete) ebbe anch’egli, come Enrico, le sue rabbie, le sue furie, le sue collere, i suoi sdegni, le sue ubbriacature, in mezzo a cui uccideva il migliore de’ suoi amici, Clito.
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