Pagina:Rusconi - Teatro completo di Shakspeare, 1859, V-VI.djvu/218: differenze tra le versioni

→‎Pagine SAL 25%: Creata nuova pagina: {{Pt|toria;|vittoria;}} la mia mente presagisce bene. {{Ids|(entra Sommerset con tamburi ecc.)}} ''Som''. Sommeset, Sommerset, per Lancastr...
(Nessuna differenza)

Versione delle 15:52, 26 giu 2020


ATTO QUARTO 209


toria; la mia mente presagisce bene. (entra Sommerset con tamburi ecc.)

Som. Sommeset, Sommerset, per Lancastro! (entra col suo esercito nella città)

Gloc. Due del tuo nome, duchi entrambi di Sommerset, die^ero la vita alla casa di Tork: tu sarai il terzo, se questa spada non vacilla. (entra Clarenza con bandiere ecc.)

Gloc. Ed ecco Giorgio di Glarenza che a noi viene con forze bastanti a combattere suo fratello. In lui un onesto zelo pel lunato prevale alle voci di natura, che gli comanderebbero di amare on parente. — Vieni, Clarenza, vieni; al grido di Warwick mostrati presto.

Clar. Padre Warwick, comprendi ciò che questo significa? (staccando una rosa rossa dal suo elmo) Mira, io getto su di te Ùl mia infamia: io non rovinerò la casa di mio padre, che col suo sangue ne cementò le fondamenta per innalzare su di essa i Lancastro. Oh! penai tu, Warwick, che Glarenza voglia esser s) cmdo, si spietato, si disumano, da volger questi strumenti di l^erra contro il fratel suo e il suo legittimo re Forse mi opporrai il mio giuramento; ma l’attenere tal giuramento sarebbe «oaggior empietà di quella che commise Jefte immokmdo la figlia ana. Io son così pentito del mio fiotto passato, che, per riavere la grazia di mio fratello, mi grido qui tuo mortai nemico; con intenzione, dovunque ti trovi e spero trovarti se di costì esci), di combatterti fino a morte per avermi tu fatto traviar di tanto. Superbo Warwick, in questa guisa io ti sfido e rivolgo verso il mio fratello le rosse mie gote. — Perdonami, Eduardo, ammenderò il miofaUo; Riccardo, non guatarmi bieco pel trascorso commesso; per l’avvenire non sarò più incostante.

Ed. Sii il ben accolto e dieci volte più amato, che se non mai meritato avessi l’odio nostro.

Gloc. Salve, buon Clarenza; questo tuo atto è veramente fraterno.

War. Oh infame traditore, sciagurato e spergiuro!

Ed. Che! Warwick, vuoi tu abbandonare la città e combattere? ne atterrerem noi le mura dinanzi agli occhi tuoi?

War. Oimè! io non son abile qui alle difese, e me ne andrò tosto a Barnet per darti battaglia, Eduardo, se osi accettarla.

Ed. Sì, Warwick, Eduardo l'osa e vi s’avvia. — Signori, al campo: San Giorgio e la vittoria!

(marcia. Escono)


V. V. — 14      Shakspeare. Teatro completo