Pagina:Pascoli - Traduzioni e riduzioni, 1923.djvu/170: differenze tra le versioni
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Un tale in beccheria vide una scimia, |
Un tale in beccheria vide una scimia, |
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tra l’altre carni che vi si vedevano, |
tra l’altre carni che vi si vedevano, |
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appesa, e disse: — Di che sa, beccaio? — |
appesa, e disse: — Di che sa, beccaio? — |
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quei, per gioco: — Tale il capo, imagina, |
quei, per gioco: — Tale il capo, imagina, |
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tale il sapore — Or questo è più festevole |
tale il sapore — Or questo è più festevole |
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— Noi s’ha, fratello, quello che si merita. |
— Noi s’ha, fratello, quello che si merita. |
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{{vc|{{sc|esopo e il biricchino}} |
{{vc|{{sc|esopo e il biricchino}}}} |
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buon successo trae molti allo sdrucciolo. |
buon successo trae molti allo sdrucciolo. |
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Un monello ad Esopo tira un ciottolo. |
Un monello ad Esopo tira un ciottolo. |
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— Bene, fa lui. To’ questo, dice: è un picciolo. — |
— Bene, fa lui. To’ questo, dice: è un picciolo. — |
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E poi riprende: — altro non ho, per Ercole! |
E poi riprende: — altro non ho, per Ercole! |
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