Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1913, XVI.djvu/291: differenze tra le versioni

 
Stato della paginaStato della pagina
-
Pagine SAL 25%
+
Pagine SAL 75%
Corpo della pagina (da includere):Corpo della pagina (da includere):
Riga 1: Riga 1:
{{Ct|f=130%|v=1|L=5px|L'AUTORE}}
{{Ct|f=130%|v=1|L=5px|L'AUTORE}}
{{Ct|f=160%|v=2|L=5px|A CHI LEGGE<sup>nota</sup>.}}
{{Ct|f=160%|v=2|L=5px|A CHI LEGGE<ref>Questa breve prefazione fu stampata in testa alla commedia nel t. VIII (1761) dell’ed. Pitteri di Venezia.</ref>.}}

SE convenga o disconvenga alla Donna, Protagonista di questa
{{capolettera|S}}E convenga o disconvenga alla Donna, Protagonista di questa Commedia, il titolo di Donna forte, ne potrà giudicar chi la legge. Le circostanze certamente in cui ella si trova, esiggono una estraordinaria fortezza, di animo e di mente, e riuscendo ad essa favorevole la sua condotta e la sua costanza, pare a me che non sia indegna di un titolo sì specioso.
Commedia, il titolo di Donna forte, ne potrà giudicar chi la

legge. Le circostanze certamente in cui ella si trova, esiggono una
Comparve questa Commedia sulle scene sott’altro titolo, cioè con quello di Sposa fedele; ma per variare il titolo, fu altresì necessario ch’io variassi in qualche parte la condizion della Donna, facendola Sposa promessa, e non Consorte, come ora l’espongo, e come prima l’avea formata. Fu creduto, che per l’azione teatrale fosse meglio esposta in carattere solamente di Sposa. Io ho obbedito, ma l’azione non potea riuscire che languida e snervata. Eccola, Lettor carissimo, nella sua purità, e ne puoi giudicare secondo l’animo tuo, sicuro che il pubblico non l’ha veduta, come ora è, ma come ho dovuto fare per un’onesta necessità.
estraordinaria fortezza, di animo e di mente, e riuscendo ad essa
favorevole la sua condotta e la sua costanza, pare a me che non
sia indegna di un titolo si specioso.
Comparve questa Commedia sulle scene sott’altro titolo, cioè
con quello di Sposa fedele; ma per variare il titolo, fu altresì
necessario ch’io variassi in qualche parte la condizion della Donna,
facendola Sposa promessa, e non Consorte, come ora l’espongo,
e come prima l’avea formata. Fu creduto, che per l’azione teatrale
fosse meglio esposta in carattere solamente di Sposa. Io ho obbedito,
ma l’azione non potea riuscire che languida e snervata. Eccola,
Lettor carissimo, nella sua purità, e ne puoi giudicare secondo
r animo tuo, sicuro che il pubblico non l’ha veduta, come ora è,
ma come ho dovuto fare per un’onesta necessità.
(1) Questa breve prefazione fu stampata in testa alla commedia nel t. VIII (1761)
dell’ed. Pitteri di Venezia.