Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1912, XV.djvu/425: differenze tra le versioni

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{{poem t|c=goldoni|
Dorotea.+ Disgraziata!
Dorotea.+3 Disgraziata!
Fabrizio.+ Fuori di quella stanza.
Fabrizio.+7 Fuori di quella stanza.
Fuori di quella casa. {{Ids|(,\>erso la camera dov’è Fulgenzio)|r}}
Fuori di quella casa. {{Ids|(verso la camera dov’è Fulgenzio)|r}}
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{{Ct|c=scena|SCENA VII.}}
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{{poem t|c=goldoni|
Fulgenzio.+ Signor, meno baldanza.
Fulgenzio.+9 Signor, meno baldanza.
Parto da queste soglie, perchè il padron voi siete.
Parto da queste soglie, perchè il padron voi siete.
Ma voi, donna ribalda, voi me la pagherete.
Ma voi, donna ribalda, voi me la pagherete.
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{{Ids|(a Valentina, e parte)|r}}
Fabrizio.+ Meco averà che fare.
Fabrizio.+ Meco averà che fare.
Giuseppina.+ Signor, chiedo perdono.
Giuseppina.+8 Signor, chiedo perdono.
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{{Ids|(a Fabrizio)|r}}
Perfida, un qualche giorno conoscerai chi sono.
Perfida, un qualche giorno conoscerai chi sono.
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{{Ids|(a Valentina, e parte)|r}}
Fabrizio.+ Non ci fate paura.
Fabrizio.+ Non ci fate paura.
Dorotea.+ Oh vecchio incancherito! [parte
Dorotea.+7 Oh vecchio incancherito! {{Ids|(parte)|r}}
Valentina.+ Povera me! sentite? Perch’io vi porto amore,
Valentina.+ Povera me! sentite? Perch’io vi porto amore,
Deggio mille strapazzi soffrir con mio rossore.
Deggio mille strapazzi soffrir con mio rossore.
Tutti mi voglion morta.
Tutti mi voglion morta.
Fabrizio.+ No, gioja mia diletta,
Fabrizio.+9 No, gioja mia diletta,
Non temer di costoro. Vedran chi sono, aspetta.
Non temer di costoro. Vedran chi sono, aspetta.
Valentina.+ Con Giuseppina in casa non avrò mai respiro.
Valentina.+ Con Giuseppina in casa non avrò mai respiro.
Fabrizio.+ Che ho da far di costei?
Fabrizio.+ Che ho da far di costei?
Valentina.+ Cacciarla in un ritiro.
Valentina.+10 Cacciarla in un ritiro.
Fabrizio.+ Subito, immantinente, di casa uscirà fuore,
Fabrizio.+ Subito, immantinente, di casa uscirà fuore,
Anderà in un ritiro per forza o per amore.
Anderà in un ritiro per forza o per amore.
Vo’a ritrovar chi spetta (’), vo’a ritrovare il loco.
Vo’ a ritrovar chi spetta<ref>Ed. Zatta: ''vo’ andar da chi s’aspetta''.</ref>, vo’ a ritrovare il loco.
Chi sono e chi non sono, farò vedere un poco.
Chi sono e chi non sono, farò vedere un poco.
Vedran se Valentina comanda in queste soglie.
Vedran se Valentina comanda in queste soglie.
Oggi... lo voglio dire. Oggi... sarai mia moglie, {{Ids|(parte)|r}}
Oggi... lo voglio dire. Oggi... sarai mia moglie, {{Ids|(parte)|r}}
(1) Ed. Zatta: yo’andar da chi s’aspetta.
ff
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<references/></div>