Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1910, IX.djvu/321: differenze tra le versioni

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{{sc|Lelio}}. Siete anche voi tormentato dalla signora Beatrice?
{{sc|Lelio}}. Siete anche voi tormentato dalla signora Beatrice?


{{sc|Ottavio}}. Domandatelo all’amico Florindo. Mia moglie non tace
{{sc|Ottavio}}. Domandatelo all’amico Florindo. Mia moglie non tace mai.
mai.


{{sc|Florindo}}. Sì, madre e figlia ci tormentano a campane doppie.
{{sc|Florindo}}. Sì, madre e figlia ci tormentano a campane doppie.


{{sc|Ottavio}}. Rosaura mia figlia lo fa anche con qualche modera-
{{sc|Ottavio}}. Rosaura mia figlia lo fa anche con qualche moderazione; ma Beatrice mia moglie è un diavolo.
zione; ma Beatrice mia moglie è un diavolo.


{{sc|Lelio}}. Darete anche voi nelle impazienze, nelle quali sono forzato
{{sc|Lelio}}. Darete anche voi nelle impazienze, nelle quali sono forzato a dar io.
a dar io.


{{sc|Ottavio}}. No, amico. Non do in impazienze. Non mi altero; non
{{sc|Ottavio}}. No, amico. Non do in impazienze. Non mi altero; non mi scaldo il sangue. Non voglio che le pazzie della moglie pregiudichino la mia salute.
mi scaldo il sangue. Non voglio che le pazzie della moglie
pregiudichino la mia salute.


{{sc|Lelio}}. Bisogna poterlo fare.
{{sc|Lelio}}. Bisogna poterlo fare.
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{{sc|Florindo}}. Non lo sapete? Il signor Ottavio è filosofo.
{{sc|Florindo}}. Non lo sapete? Il signor Ottavio è filosofo.


{{sc|Lelio}}. Non basta esser filosofo per soffrire una moglie cattiva, bi-
{{sc|Lelio}}. Non basta esser filosofo per soffrire una moglie cattiva, bisogna essere stoico.
sogna essere stoico.


{{sc|Ottavio}}. Quando dite stoico, che cosa vi credete di dire?
{{sc|Ottavio}}. Quando dite stoico, che cosa vi credete di dire?
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{{sc|Lelio}}. Che so io? Insensato.
{{sc|Lelio}}. Che so io? Insensato.


{{sc|Ottavio}}. Poveri filosofi ! Come vengono strapazzati ! Gli stoici,
{{sc|Ottavio}}. Poveri filosofi! Come vengono strapazzati! Gli stoici, che ponevano la vera felicità nell’esercizio della virtù, sono chiamati stolidi!
che ponevano la vera felicità nelP esercizio della virtù, sono
chiamati stolidi !


{{sc|Lelio}}. Io non so di filosofia. Stimo più questo poco di quiete di
{{sc|Lelio}}. Io non so di filosofia. Stimo più questo poco di quiete di tutte le massime di Platone.
tutte le massime di Platone.


{{sc|Florindo}}. {{Ids|(Alzandosi)}} Ciascheduno in questa nostra amichevole società soddisfa il proprio genio, e passa il tempo tranquillamente in tutto ciò che onestamente gli dà piacere. Io ho la mia passione per le operazioni ingegnose. Giuoco volentieri a quei giuochi dove non ha parte alcuna la sorte. Mi diverte assaissimo la matematica, la geometria, il disegno, e qui mi ristoro<ref>Ed. Paperini: ''e qui (dopo aver fatto un poco all’amore) mi ristoro'' ecc.</ref>, se la mia bella è sdegnata. Mi consolo assai più, se ella mi ha fatto partir contento. Perdonate, signor Ottavio, se così parla uno che deve essere lo sposo di vostra figlia. Già lo sapete, tutte le donne hanno de’ momenti buoni e de’ momenti cattivi.
{{sc|Florindo}}. (Alzandosi) Ciascheduno in questa nostra amichevole so-
cietà soddisfa il proprio genio, e passa il tempo tranquillamente
in tutto ciò che onestamente gli dà piacere. Io ho la mia pas-
sione per le operazioni ingegnose. Giuoco volentieri a quei
giuochi dove non ha parte alcuna la sorte. Mi diverte assais-
simo la matematica, la geometria, il disegno, e qui mi ristoro (’),
se la mia bella è sdegnata. Mi consolo assai più, se ella mi
ha fatto partir contento. Perdonate, signor Ottavio, se così parla
uno che deve essere lo sposo di vostra figlia. Già lo sapete, tutte
le donne hanno de’ momenti buoni e de’ momenti cattivi.
(1) Ed. Paperìni: e qui (dopo aver fatto un poco all’amore) mi ristoro ecc.
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