Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1910, VII.djvu/454: differenze tra le versioni

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{{Pt|{{Indentatura}}}}
{{sc|Rosaura}}. Ma ! In due anni ch’ io sono moglie del Conte, non
ho mèli avuto un giorno di bene. Mio padre ha voluto sagri-
ficarmi. Pèizienza. {{Ids|(Corallina ritorna)}}


{{sc|Rosaura}}. Ma! In due anni ch’io sono moglie del Conte, non ho mai avuto un giorno di bene. Mio padre ha voluto sagrificarmi. Pazienza. {{Ids|(Corallina ritorna)}}
{{sc|Corallina}}. Signora, il signor Lelio ed il signor Florindo vorreb-
bero riverirvi.


{{sc|Corallina}}. Signora, il signor Lelio ed il signor Florindo vorrebbero riverirvi.
{{sc|Rosaura}}. Questa non è ora di visite. Di’ loro che non vi è
mio marito.


{{sc|Corallina}}. Lo sanno che non vi è. Dicono che hanno qualche
{{sc|Rosaura}}. Questa non è ora di visite. Di’ loro che non vi è mio marito.
cosa da dirvi.


{{sc|Rosaura}}. Oimè ! Non vorrei che fosse accaduta qualche disgrazia
{{sc|Corallina}}. Lo sanno che non vi è. Dicono che hanno qualche cosa da dirvi.
a mio marito. Fa che passino.


{{sc|Rosaura}}. Oimè! Non vorrei che fosse accaduta qualche disgrazia a mio marito. Fa che passino.
{{sc|Corallina}}. (Tant’ è : e più che il marito la maltratta, più gli
vuol bene). {{Ids|(Ja sé, parte)}}


{{sc|Corallina}}. (Tant’è: e più che il marito la maltratta, più gli vuol bene). {{Ids|(da sè, parte)}}
{{sc|Rosaura}}. Una visita a quest’ ora non dovrebbe essere senza motivo.
Mi trema il cuore.
{{Ct|t=1.5|v=1|SCENA XI.}}
Lelio, Florindo e Rosaura.


{{sc|Rosaura}}. Una visita a quest’ora non dovrebbe essere senza motivo. Mi trema il cuore.
{{Ct|c=scena|SCENA XI.}}
{{ct|c=personaggi|Lelio, Florindo ''e'' Rosaura.}}
{{sc|Lelio}}. Servo, signora Contessa.
{{sc|Lelio}}. Servo, signora Contessa.


{{sc|Florindo}}. Riverisco la signora Contessa. {{Ids|(allegri)}}
{{sc|Florindo}}. Riverisco la signora Contessa. {{Ids|(allegri)}}


{{sc|Rosaura}}. Serva di lor signori. (Sono allegri, non vi saraimo di-
{{sc|Rosaura}}. Serva di lor signori. (Sono allegri, non vi saranno disgrazie), {{Ids|(da sè)}}
sgrazie), {{Ids|(da sé)}}


{{sc|Lelio}}. Povera damina ! Sempre sola.
{{sc|Lelio}}. Povera damina! Sempre sola.


{{sc|Florindo}}. Ecco la sua conversazione, i libri.
{{sc|Florindo}}. Ecco la sua conversazione, i libri.
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{{sc|Florindo}}. Coi vivi, signora Contessa, coi vivi.
{{sc|Florindo}}. Coi vivi, signora Contessa, coi vivi.


{{sc|Rosaura}}. Questa, per dir vero, è più ora da leggere, che da far
{{sc|Rosaura}}. Questa, per dir vero, è più ora da leggere, che da far la conversazione.
la conversazione.


{{sc|Lelio}}. Amico, la signora Contessa ci dà il congedo.
{{sc|Lelio}}. Amico, la signora Contessa ci dà il congedo.
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{{sc|Florindo}}. Noi non siamo venuti per disturbarvi.
{{sc|Florindo}}. Noi non siamo venuti per disturbarvi.


{{sc|Rosaura}}. M’ immagino che qualche cosa di straordinario vi avrà
{{sc|Rosaura}}. M’immagino che qualche cosa di straordinario vi avrà qui condotti.
qui condotti.


{{sc|Lelio}}. Per dir vero, siamo qui venuti per un motivo stravagante.
{{sc|Lelio}}. Per dir vero, siamo qui venuti per un motivo stravagante.
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<references/></div>