Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1910, VII.djvu/425: differenze tra le versioni

{{Pt|{{Indentatura}}}}

{{sc|Rosaura}}. Mi ha detto Corallina che è così brutto, che starò

male, che sarò sepolta. Oh cielo (’)! tremo tutta.

{{sc|Pantalone}}. Corallina l’ ha dito ? Oh desgraziada !

{{sc|Lelio}}. Sì signore, quella buona ragazza che mi ha mangiato dieci

zecchini.

{{sc|Pantalone}}. Ah sassina ! Dove xela (2) Corallina ?

{{sc|Rosaura}}. Signore, non è più in casa. Ha presa la sua roba, e

se n’ è andata.

{{sc|Pantalone}}. Bon viazzo. Via, sior Florindo, tanto fa, concludemo.

Vela qua la so cara sposa.

{{sc|Florindo}}. (Oh cielo !) (da se) E il signor Ottavio ?

{{sc|Pantalone}}. E1 se veste.

{{sc|Florindo}}. Via, le darò la mano. Ma prima la dia vostro figlio

alla signora Beatrice.

{{sc|Lelio}}. Per me son pronto. (Non vi voleva altro per rimediare ai

miei disordini). {{Ids|(da sé)}}

{{sc|Beatrice}}. Ah Rosaura ! guarda se ti voglio bene.

{{sc|Beatrice}}. (Florindo ingrato !) {{Ids|(da sé)}}

{{sc|Lelio}}. Signora, ecco la mano. (3)

{{sc|Pantalone}}. (Un orbo che ha trova un ferro da cavallo), (da sé)

Sior Florindo, a eia.

{{sc|Rosaura}}. Eccola. (4)

{{sc|Pantalone}}. Brava. I matrimoni xe fatti. Sia ringrazia el cielo.

Lelio, pò la discorreremo.

(1) Bett., qui e sotto: Oh Dio! (2) Bett.: Dove xela ? (3) Segue nell’ed. Bett.:

« Beati. Ecco la mia. Rosaura, per le. Lei. (Ma la Jole sarà per me). Pant. (Un orbo ecc.) ».

(4) Segue nelle edd. Bett. e Pap.; « Signora madre, io mi marito ... per me. Pant. Brava,

evvioa. I malrimoTìi ecc. ».

{{Pt|</div>}}

<references/></div>