Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) II.djvu/335: differenze tra le versioni
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Pag. {{Pg|122}}, v. 6. - <section begin="1" />Perché me non contamini il contagio; la contaminazione, cioè, derivante dalla presenza di un morto nella casa; ed è appunto perciò che davansi alle case visitate dalla morte si poneva un vaso ripieno d’acqua, affinché i visitatori potessero, lavandosi, purificarsi. Cfr. pag. 128, vv. 7-9.<section end="1" /> |
Pag. {{Pg|122}}, v. 6. - <section begin="1" />Perché me non contamini il contagio; la contaminazione, cioè, derivante dalla presenza di un morto nella casa; ed è appunto perciò che davansi alle case visitate dalla morte si poneva un vaso ripieno d’acqua, affinché i visitatori potessero, lavandosi, purificarsi. Cfr. pag. 128, vv. 7-9.<section end="1" /> |
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