Pagina:Zibaldone di pensieri VII.djvu/202: differenze tra le versioni
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of leisure from my extreme idleness, to inform you of the present lamentable and astonishing state of affairs here». Lett. 321 (12 marzo |
of leisure from my extreme idleness, to inform you of the present lamentable and astonishing state of affairs here». Lett. 321 (12 marzo 1827). Vedi p. {{ZbLink|4281}}. |
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{{ZbPensiero|4255/1}}Uomo ''ordinato'' e ''assegnato'' in ogni cosa. {{AutoreCitato|Francesco Guicciardini|Guicciardini}}, |
{{ZbPensiero|4255/1}}Uomo ''ordinato'' e ''assegnato'' in ogni cosa. {{AutoreCitato|Francesco Guicciardini|Guicciardini}}, ediz. Friburgo, t. IV, p. 67. |
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{{ZbPensiero|4255/2}} Brevetti d’invenzione non ignoti alle antiche repubbliche. Vedi {{AutoreCitato|Isaac Casaubon|Casaubon}}, ''ad Athenae''. l. |
{{ZbPensiero|4255/2}} Brevetti d’invenzione non ignoti alle antiche repubbliche. Vedi {{AutoreCitato|Isaac Casaubon|Casaubon}}., ''ad Athenae''., l. XII, cap.4. |
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{{ZbPensiero|4255/3}} ‘Αριθμὸς, ἀριθμειν - ἄμιθρος, ἀμιθρεῖν |
{{ZbPensiero|4255/3}} ‘Αριθμὸς, ἀριθμειν - ἄμιθρος, ἀμιθρεῖν. Casaub., ''ad Athenae''., l. XII, c. 7. |
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{{ZbPensiero|4255/4}} Androcoto e |
{{ZbPensiero|4255/4}} Androcoto e ''S''androcoto (nome proprio) appresso i greci. Vedi Casaubon., ibid. |
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{{ZbPensiero|4255/5}} ὲπείγειν, , κατεπείγειν, τὰ κατεπείγοντα ec. per ὃeῖ, tὰ ἀναγκαῖα ec. - ''urgentissimo'' per necessarissimo |
{{ZbPensiero|4255/5}} ὲπείγειν, , κατεπείγειν, τὰ κατεπείγοντα ec. per ὃeῖ, tὰ ἀναγκαῖα ec. - ''urgentissimo'' per ''necessarissimo''. Guicciardini, edIZ. Friburgo, p. 238. t. II. Vedi {{AutoreCitato|Accademia della Crusca|Crusca}} in ''urgenza, urgente'' ec., che noi usiamo realmente per ''necessità, necessario'' ec. Vedi anche {{AutoreCitato|Egidio Forcellini|Forcellini}} in ''urgeo'' ec. se ha nulla, e i francesi e spagnuoli. Vedi Toupio, ''ad Longin''., sect. 43, fine. |
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{{ZbPensiero|4255/6}} Dei nostri sommi poeti, due sono stati sfortunatissimi, {{AutoreCitato|Dante Alighieri|Dante}} e il {{AutoreCitato|Torquato Tasso|Tasso}}. Di ambedue abbiamo e visitiamo i sepolcri: fuori delle patrie loro ambedue. Ma io, che ho pianto sopra quello del |
{{ZbPensiero|4255/6}} Dei nostri sommi poeti, due sono stati sfortunatissimi, {{AutoreCitato|Dante Alighieri|Dante}} e il {{AutoreCitato|Torquato Tasso|Tasso}}. Di ambedue abbiamo e visitiamo i sepolcri: fuori delle patrie loro ambedue. Ma io, che ho pianto sopra quello del Tasso, non ho sentito alcun moto di tenerezza a quello di Dante: e cosí credo che avvenga generalmente. E nondimeno non mancava in me, né manca negli altri, un’altissima stima, anzi ammirazione, verso Dante; maggiore forse (e ragionevolmente) che verso l’altro. Di piú, le sventure di quello furono senza dubbio reali e grandi; di questo appena siamo certi che non fossero, almeno in gran parte, immaginarie: tanta è la scarsezza e l’oscurità delle notizie che abbiamo in questo particolare: |
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[[Categoria:Pagine con testo greco]] |