Pagina:Baccini - Memorie di un pulcino, Bemporad & Figlio, Firenze, 1918.djvu/181: differenze tra le versioni

Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Intestazione (non inclusa):Intestazione (non inclusa):
Riga 1: Riga 1:
{{RigaIntestazione||— 175 —|}}
Corpo della pagina (da includere):Corpo della pagina (da includere):
Riga 1: Riga 1:
ma a me quell’ora tepida (specialmente delle domeniche) ora in cui tutti sono rinchiusi nelle case, e le vie cittadine si allungano silenziose e bianche, tutte ardenti di sole, sembra la più melanconica della giornata. Forse questa impressione dipenderà dal mio carattere, dalla mia qualità di pollo, e, meglio ancora, dalla solitudine in cui vivo, lontano dal mio paese, dalla mia famiglia: ma è un fatto che è così.


Erano dunque {{FI
— 175 —
ma a me quell’ora tepida (specialmente delle
domeniche) ora in cui tutti sono rinchiusi nelle
case, e le vie cittadine si allungano silenziose
e bianche, tutte ardenti di sole, sembra la più
melanconica della giornata. Forse questa im¬
pressione dipenderà dal mio carattere, dalla
mia qualità di pollo, e, meglio ancora, dalla
solitudine in cui vivo, lontano dal mio paese,
dalla mia famiglia: ma è un fatto che è così.
Erano dunque le {{FI
|file = Baccini - Memorie di un pulcino, Bemporad & Figlio, Firenze, 1918 (page 181 crop).jpg
|file = Baccini - Memorie di un pulcino, Bemporad & Figlio, Firenze, 1918 (page 181 crop).jpg
| width = 220px
| width = 220px
| float = right
| float = right
| caption =
| margin-left = 1em
|margin-top=0 }} le tre pomeridiane, e tutto era pace intorno a noi, allorché un orribile gatto nero scavalcò rapidamente il muro del giardino vicino e si slanciò sulla gabbia dello sventurato passerotto.
}}

tre pomeridiane, e
L’urto fu così forte, che la gabbia, attaccata al ramo d’un pèsco, precipitò a terra con lo sportellino aperto.
tutto era pace in¬
torno a noi, allor¬
ché un orribile gatto
nero scavalcò rapi¬
damente il muro del
giardino vicino e si
slanciò sulla gabbia
dello sventurato pas¬
serotto.
L’urto fu così
forte, che la gabbia, attaccata al ramo d’uu
pèsco, precipitò a terra con lo sportellino
aperto.