Pagina:Deledda - Il nostro padrone, Milano, Treves, 1920.djvu/163: differenze tra le versioni
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Bruno risalì sul monte al cader della sera, e appena fu sotto le roccie della tanca Moro vide Predu Maria che pareva lo aspettasse. |
Bruno risalì sul monte al cader della sera, e appena fu sotto le roccie della ''tanca'' Moro vide Predu Maria che pareva lo aspettasse. |
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— Dunque, buona fortuna, Dejana! |
— Dunque, buona fortuna, Dejana! |
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— Dovresti raccontare tu! Io sentii dire, solamente, che la maestra Saju ti costringerà a sposare Sebastiana. Chi rompe paga! |
— Dovresti raccontare tu! Io sentii dire, solamente, che la maestra Saju ti costringerà a sposare Sebastiana. Chi rompe paga! |
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— Lascia i proverbi! — disse Predu Maria sedendosi su una pietra e battendosi la mano sul ginocchio. |
— Lascia i proverbi! — disse Predu Maria sedendosi su una pietra e battendosi la mano sul ginocchio. — Sono stupido, ma non fino a quel punto. Adesso ti voglio raccontare tutto. |
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E prese a narrare ogni cosa, con voce triste, come quella sera davanti al focolare di Antonio Maria. Non aveva bevuto questa volta, ma si sentiva ubbriaco di tristezza e di umiliazione, e aveva bisogno di sfogarsi. |
E prese a narrare ogni cosa, con voce triste, come quella sera davanti al focolare di Antonio Maria. Non aveva bevuto questa volta, ma si sentiva ubbriaco di tristezza e di umiliazione, e aveva bisogno di sfogarsi. |
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