Pagina:Deledda - Il nostro padrone, Milano, Treves, 1920.djvu/142: differenze tra le versioni
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⚫ | {{Pt|gne|maligne}} di Lorenzo, a proposito di Sebastiana, e si domandava se ella era ancora pura. Dopo tutto egli era un uomo giovane, e per quanto non amasse le donne, come aveva confidato al capo‐macchia, non le odiava al punto di restar insensibile al contatto di una creatura bella come Sebastiana. |
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Egli la prese per la vita e le disse, sempre più turbato per il contatto di lei: |
Egli la prese per la vita e le disse, sempre più turbato per il contatto di lei: |
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— Se vuoi ti accompagno io. Dirò tutto a tua madre, e prenderò io ogni |
— Se vuoi ti accompagno io. Dirò tutto a tua madre, e prenderò io ogni responsabilità.... |
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Ella sospirò, curvò la testa e non rispose; allora egli la strinse a sè e la baciò sul collo nudo. In quel momento la maestra Saju spinse |
Ella sospirò, curvò la testa e non rispose; allora egli la strinse a sè e la baciò sul collo nudo. In quel momento la maestra Saju spinse l’uscio e si precipitò dentro la camera gridando: |
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— Ah, malandata, sei qui dunque? |
— Ah, malandata, sei qui dunque? — e prima che quei due avessero tempo di riaversi dalla sorpresa, ella si buttò sulla ragazza, la prese per i capelli e la schiaffeggiò, coprendola di ingiurie crudeli. Il |
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