Pagina:Rivista italiana di numismatica 1894.djvu/229: differenze tra le versioni

 
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{{smaller|non permettesse che questo nostro ceccherro (''sic'') a quale spetta tal spexa non fusse gravato di nuovo spendendo in riffa re detti ponzoni poichè è stato necessitato comprare questi medesmi fatti per esso Pastorino che sono buoni come si può vedere per l’impronto.
{{smaller|non permettesse che questo nostro ceccherro (''sic'') a quale spetta tal spexa non fusse gravato di nuovo spendendo in riffa re detti ponzoni poichè è stato necessitato comprare questi medesmi fatti per esso Pastorino che sono buoni come si può vedere per l’impronto.}}


«E pur quando anco a Sua Excellentia non piacesse il presente il che non crediamo questo nostro cecchero allegha avere qua uno cremonese molto ex:ellente in simile exercitio il quale ha promesso di fare tutto quello sera necessario a satisfaccione di Sua Excellentia et a benefitio di esso cecchero ne la spexa che i andana il quale Cremonese e quello che presentò un retratto a Sua Excellentia quando era qua in Reggio et già ha la parola del Cecchero et anco da questi nostri soprastanti a la Ceccha, occorendo che si habbino a riffare, per tanto preghiamo Vostra Signoria a voler esser con Sua Excellentia et narrargli il tutto in nome nostro et del successo darci aviso. Et ci perdoni se gli diamo faticha, et a lui si raccomandemo»<ref>Arch. cit. — Carteggio degli Anziani, 1556.</ref>.}}
{{smaller|«E pur quando anco a Sua Excellentia non piacesse il presente il che non crediamo questo nostro cecchero allegha avere qua uno cremonese molto ex:ellente in simile exercitio il quale ha promesso di fare tutto quello sera necessario a satisfaccione di Sua Excellentia et a benefitio di esso cecchero ne la spexa che i andana il quale Cremonese e quello che presentò un retratto a Sua Excellentia quando era qua in Reggio et già ha la parola del Cecchero et anco da questi nostri soprastanti a la Ceccha, occorendo che si habbino a riffare, per tanto preghiamo Vostra Signoria a voler esser con Sua Excellentia et narrargli il tutto in nome nostro et del successo darci aviso. Et ci perdoni se gli diamo faticha, et a lui si raccomandemo»<ref>Arch. cit. — Carteggio degli Anziani, 1556.</ref>.}}


Il ''Cremonese molto excellente in simile esercitio'' era Giambattista Cambi detto il ''Bombarda'' in quel tempo abitante in Reggio. Non è noto per qual ragione, detto artista, per ordine ducale, avrebbe dovuto essere bandito da Reggio e allora gli Anziani scrivevano al duca perchè non si attuasse tal misura a danno del Cambi ''cognoscentes sufficentiam et utilitatem huic civitati provenientem''<ref>Archivio di Reggio. Riformagioni, 11 sett. 1557</ref>». L’ordine ducale fu revocato perchè poco dopo troviamo il Cambi al servizio della zecca reggiana. Nello stesso 1557 l’artista cremonese era già addetto alla fabbrica dei conii e riceveva in mercede dal Comune novanta lire<ref>Arch. cit. — Carte di corredo alle Rif., 1560.</ref>. Questo artista è il medaglista dall’{{AutoreCitato|Alfred Armand|Armand}} erroneamente chiamato Andrea, e che a Reggio fece le medaglie di Giulio Vedriani e di Eleonora Cambi sua moglie.
Il ''Cremonese molto excellente in simile esercitio'' era Giambattista Cambi detto il ''Bombarda'' in quel tempo abitante in Reggio. Non è noto per qual ragione, detto artista, per ordine ducale, avrebbe dovuto essere bandito da Reggio e allora gli Anziani scrivevano al duca perchè non si attuasse tal misura a danno del Cambi ''cognoscentes sufficentiam et utilitatem huic civitati provenientem''<ref>Archivio di Reggio. Riformagioni, 11 sett. 1557</ref>». L’ordine ducale fu revocato perchè poco dopo troviamo il Cambi al servizio della zecca reggiana. Nello stesso 1557 l’artista cremonese era già addetto alla fabbrica dei conii e riceveva in mercede dal Comune novanta lire<ref>Arch. cit. — Carte di corredo alle Rif., 1560.</ref>. Questo artista è il medaglista dall’{{AutoreCitato|Alfred Armand|Armand}} erroneamente chiamato Andrea, e che a Reggio fece le medaglie di Giulio Vedriani e di Eleonora Cambi sua moglie.