Teatro Historico di Velletri/Quali fossero le Città, e Terre de' Volsci: differenze tra le versioni

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Fabratera, li di cui Popoli fecero ricorso à Romani per particolar ambasciaria, acciò li volessero difendere dall'incursione de' Sanniti. Di presente si chiama Falvatera, ne fece mentione Cicerone con queste parole, ''Nam & Aquini, Fabrateria consilia sunt inita de me''.
 
Ferentino, se bene da molti è posta trà gl'Hernici, con tutto ciò era della Natione Volsca, come asserisce Livio, che narrando nel Cons. <small>LXXXIV.</small> le caggioni, ch'apportavano gl'Antiati per sollevare tutta la natione Volsca contro Romani, riferisce, che dicevano, la destruttione de Verruggine, e l'haver tolta à loro la Città di Ferentino, e data à gl'Hernici, ''Sed Ferentinum etiam de se captum Hernicis donasse'', l'istesso conferma il {{AutoreCitato|Glareano|Glareano}}. La presa accennata fù nel Cons. <small>LXXX.</small> essendo Consoli Aulo Cornelio Corso, e L. Furio Medullino, ma doppo tredic'Anni, perche gl'Hernici erano divenuti nemici à Romani, fù presa dà Consoli Lucio Sulpitio, e Caio Licinio Calvo. Si dimostrò Città generosa, che non curando la Cittadinanza Romana, volse star ferma nelle sue antiche Leggi.
 
Freggelle era Città insigne, e principale de' Volsci, dal Floro chiamata Gesoriaco, ''Fregellæ, quod Gesoriacum'', egli scrive; e da Iornande, Cesarea. Strabone la chiamò Città famosa, dicendo ''Fregellæ nunc vicus, olim Urbs celebris, multarumquè iam dictarum Caput''. Vi s'adorava la Dea Bona, come si cava dalla seguente Memoria ritrovata trà le sue rovine, e registrata dal Grutero.