Pagina:Italiani illustri ritratti da Cesare Cantù Vol.1.djvu/644: differenze tra le versioni
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considerando che Dio gli ha eletti fra tanti altri suoi servi a custodire questo membro suo, il qual a me pare che faccia sempre male, come che si muova o a dextris secondo lo spirito suo, o a sinistris secondo la carne mia....» |
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ILLUSTRI ITALIANI |
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considerando che Dio gli ha eletti fra tanti altri suoi servi a custo- |
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dire questo membro suo, il qual a me pare che faccia sempre male, |
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— Sa il Signor nostro che per altro non desidero eccessivamente di parlar con vostra signoria, se non perchè vedo in lui un ordine di spirito che solo lo spirito lo sente: e sempre mi tira in su a quell’amplitudine di luce, che non mi lascia troppo fermare nella miseria propria: anzi con sì alti sostanziosi concetti mi mostra la grandezza di lassù e la bassezza e nichilità nostra, che, vedendo noi stessi e tutte le cose create servirci a questa, bisogna trovarci soli in Colui che è ogni cosa. E quanto più ho bisogno di parlare alla vostra signoria, non per ansia nè dubbj nè molestia che abbia o tema d’avere per bontà di colui che mi assicura, ma perchè ogni volta che la vostra signoria parli di quel stupendissimo sacrificio, della eterna destinazione, dell’esser preamati, e di quel pane ascondito trovato su quelli monti e fonti che scrive...., fa star l’anima sull’ali, sicura di volar al desiderato nido; sicchè tanto è per me parlare con vostra signoria come con un intimo amico dello Sposo che mi parlerà per questo mezzo, e mi chiama a lui, e vuol che ne ragioni per accendermi e consolarmi». |
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come che si muova o a dextris secondo lo spirito suo, o a sinistrìs |
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secondo la carne mia.... » |
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Chi ha letto santa Teresa e la beata di Chantal non istupirà di tanto affetto, che del resto, in donna, radamente si scompagna dalla venerazione. E forse il Priuli ne faceva appunto a Vittoria, la quale gli rispondeva: — La cosa è sì perfetta, l’affezione mia sì giusta, debita e santa, così utile all’anima mia, sì cara e grata a Dio, che mi andrei solo ritirando, come si suol ritirare la mente dalla troppo fissa orazione e dolcezza dello spirito, acciò ritorni a servir gli altri prossimi per esercitar la carità, perchè con monsignor esercito più la fede, ricevendo assolutamente da Dio quanto lui fa: sicchè sempre sono obbligatissima al dolcissimo mio e reverendissimo Morone, che in tutti i modi mi fa consolata». |
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— Sa il Signor nostro che per altro non desidero eccessivamente |
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Chi poi, in questi ultimi anni, ha potuto assistere in Parigi ai convegni della signora Swetchine, e attorno a questa intelligente russa vedere raccolti Lacordaire, De Falloux, {{AutoreCitato|Charles de Montalembert|Montalembert}}, Dupanloup ed altri caporioni della scuola cattolica, nell’intimo bisogno di dirsi un all’altro il proprio pensiero sulle quistioni supreme, e di |
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di parlar con vostra signoria, se non perchè vedo in lui un ordine |
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di spirito^ che solo lo spirito lo sente: e sempre mi tira in su a |
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quell'amplitudine di luce, che non mi lascia troppo fermare nella |
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miseria propria: anzi con sì alti sostanziosi concetti mi mostra la |
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grandezza di lassù e la bassezza e nichilità nostra, che, vedendo |
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noi stessi e tutte le cose create servirci a questa, bisogna trovarci |
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soli in Colui che è ogni cosa. E quanto più ho bisogno di parlare |
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alla vostra signoria, non per ansia nè dubbj né molestia che abbia |
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0 tema d'avere per bontà di colui che mi assicura, ma perchè ogni |
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volta che la vostra signoria parli di quel stupendissimo sacrificio, |
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della eterna destinazione, dell'esser preamati, e di quel pane ascon- |
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dito trovato su quelli monti e fonti che scrive...., fa star l'anima |
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sull'ali, sicura di volar al desiderato nido; sicché tanto è per me |
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parlare con vostra signoria come con un intimo amico dello Sposo |
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che mi parlerà per questo mezzo, e mi chiama a lui, e vuol che ne |
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ragioni per accendermi e consolarmi ». |
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Chi ha letto santa Teresa e la beata di Chantal non istupirà di tanto |
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affetto, che del resto, in donna, radamente si scompagna dalla ve- |
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nerazione. E forse il Friuli ne faceva appunto a Vittoria, la quale |
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gli rispondeva: — La cosa è sì perfetta, l'affezione mia sì giusta, |
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debita e santa, cosi utile all'anima mia, sì cara e grata a Dio, che |
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mi andrei solo ritirando, come si suol ritirare la mente dalla ti'oppo |
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fissa orazione e dolcezza dello spirito, acciò ritorni a servir gli altri |
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prossimi per esercitar la carità, perchè con monsignor esercito più |
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la fede, ricevendo assolutamente da Dio quanto lui fa : sicché sempre |
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sono obbligatissima al dolcissimo mio e reverendissimo Morene, che |
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in tutti i modi mi fa consolata ». |
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Chi poi, in questi ultimi anni, ha potuto assistere in Parigi ai |
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convegni della signora Swetchine, e attorno a questa intelligente |
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russa vedere raccolti Lacordaire, De Falloux, Montalembert, Dupan- |
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loup ed altri caporioni della scuola cattolica, nell'intimo bisogno di |
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dirsi un all'altro il proprio pensiero sulle quistioni supreme, e di |