Pagina:Bandello - Novelle, Laterza 1910, I.djvu/117: differenze tra le versioni

 
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istorietta, essendo io venuto a far riverenza al mio valoroso signor Pirro Gonzaga vostro zio, e ragionandosi dei vari casi che avvengano, comandò esso signor Pirro al mio compar da bene messer Gian Matteo Olivo, mezzo cantore che narrasse. Vi eravate ancor voi presente quando il mio compar la narrò, e diceste che se a’ tempi antichi fosse accaduta, che non meno Giulia da Gazuolo celebrata e cantata si vederebbe di quanto che sia la tanto famosa Lucrezia romana; se non che Giulia fu di troppo basso sangue. Ora mettendo insieme le mie novelle, questa che alora scrissi ho voluto che del vostro signorile e vertuoso nome armata fra l’altre si veggia a ciò conosciate che io di voi son ricordevole. E come potrei io fare altrimenti, avendomi voi sempre amato e piú che a me non si conveniva riverito? Ma io desidero che mi si presti altra occasione che d’una novella a farvi nota la gratitudine de l’animo mio verso di voi e la sinceritá de la mia servitú che a voi e a tutta l’illustrissima casa vostra porto, per i molti piaceri ed onori ricevuti e che tutto il di ricevo. State sano.
istorietta, essendo io venuto a far riverenza al mio valoroso signor Pirro Gonzaga vostro zio, e ragionandosi dei vari casi che avvengano, comandò esso signor Pirro al mio compar da bene messer Gian Matteo Olivo, mezzo cantore che narrasse. Vi eravate ancor voi presente quando il mio compar la narrò, e diceste che se a’ tempi antichi fosse accaduta, che non meno Giulia da Gazuolo celebrata e cantata si vederebbe di quanto che sia la tanto famosa Lucrezia romana; se non che Giulia fu di troppo basso sangue. Ora mettendo insieme le mie novelle, questa che alora scrissi ho voluto che del vostro signorile e vertuoso nome armata fra l’altre si veggia a ciò conosciate che io di voi son ricordevole. E come potrei io fare altrimenti, avendomi voi sempre amato e piú che a me non si conveniva riverito? Ma io desidero che mi si presti altra occasione che d’una novella a farvi nota la gratitudine de l’animo mio verso di voi e la sinceritá de la mia servitú che a voi e a tutta l’illustrissima casa vostra porto, per i molti piaceri ed onori ricevuti e che tutto il ricevo. State sano.
{{ct|f=100%|v=1|t=1|NOVELLA VIII}}
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{{ct|f=90%|v=1|Giulia da Gazuolo, essendo per forza violata, in Oglio si getta, ove morí.}}
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