Pagina:AA. VV. - Lirici marinisti.djvu/493: differenze tra le versioni

 
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poiché Nice mirò, diè varco al pianto,
poiché Nice mirò, diè varco al pianto,
e ’l fulgido censore, un tempo amico,
e ’l fulgido censore, un tempo amico,
fé’che nel suol precipitasse infranto.
fe’ che nel suol precipitasse infranto.
Poi disse: — Invano a ravvivar quel vanto
Poi disse: — Invano a ravvivar quel vanto
di mie guance adorate io m’affatico;
di mie guance adorate io m’affatico;
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s’oggi il mio volto è di beltá mendico.
s’oggi il mio volto è di beltá mendico.
Fatta è difforme, e in questa bassa mole
Fatta è difforme, e in questa bassa mole
col -dio che in oriente ha d’òr la cuna,
col dio che in orïente ha d’òr la cuna,
gareggiar piú la chioma mia non suole. —
gareggiar piú la chioma mia non suole. —
Ma Nice, a che biasmar la tua fortuna?
Ma Nice, a che biasmar la tua fortuna?