Pagina:Balassa - L'arte di ferrare i cavalli senza far uso della forza.djvu/12: differenze tra le versioni

 
 
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L’esperienza insegna che la naturale timidezza di questo nobile animale va crecendo mediante una ripetuta violenza nel ferrarlo; cosicchè egli perde tutta la confidenza per gli uomini, si ostina in queste ed in altre circostanze, e finalmente diventa diffidente, ed affatto inetto al servizio.
L’esperienza insegna che la naturale timidezza di questo nobile animale va crecendo mediante una ripetuta violenza nel ferrarlo; cosicchè egli perde tutta la confidenza per gli uomini, si ostina in queste ed in altre circostanze, e finalmente diventa diffidente, ed affatto inetto al servizio.
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Verosimilmente vi sarà stato chi avrà di già operati fondati esperimenti nello studio della natura del cavallo, per correggere col mezzo di un affabile trattamento i restii e gl’irritabili, e per indurli ad accettare spontaneamente la ferratura: ma siffatta prove non sembrano state continuate con bastante circospezione e perseveranza, giacchè di tali indagini non sonosi genialmente veduti finora risultati felici. L’autore però, in seguito di molti anni di studio e di pratica, si è pienamente convinto che ogni cavallo cattivo, ritroso, irritabile ed affatto viziato (eccettuate le rimonte feroci ed avverse agli uomini, ed i cavalli affetti da furiosa vertigine) può essere ridotto, mediante un opportuno affabile trattamento, nello spazio, di 5 sino a 30 minuti, o tutto al più in un’ora, non solamente a lasciarsi ferrare senza mezzi violenti, ma puranche totalmente e stabilmente corretto de’ suoi difetti; rendendosi così superfluo in avvenire ogni mezzo per adoperare la forza. Se codesto metodo fosse stato dapprima in uso, è facile di riconoscere che alcuni cavalli pel servizio della cavalleria avrebbero durato assai piò, che molti
Verosimilmente vi sarà stato chi avrà di già operati fondati esperimenti nello studio della natura del cavallo, per correggere col mezzo di un affabile trattamento i restii e gl’irritabili, e per indurli ad accettare spontaneamente la ferratura: ma siffatte prove non sembrano state continuate con bastante circospezione e perseveranza, giacchè di tali indagini non sonosi generalmente veduti finora risultati felici. L’autore però, in seguito di molti anni di studio e di pratica, si è pienamente convinto che ogni cavallo cattivo, ritroso, irritabile ed affatto viziato (eccettuate le rimonte feroci ed avverse agli uomini, ed i cavalli affetti da furiosa vertigine) può essere ridotto, mediante un opportuno affabile trattamento, nello spazio di 5 sino a 30 minuti, o tutto al più in un’ora, non solamente a lasciarsi ferrare senza mezzi violenti, ma puranche totalmente e stabilmente corretto de’ suoi difetti; rendendosi così superfluo in avvenire ogni mezzo per adoperare la forza. Se codesto metodo fosse stato dapprima in uso, è facile di riconoscere che alcuni cavalli pel servizio della cavalleria avrebbero durato assai più, che molti