Pagina:Gianni di Parigi.djvu/19: differenze tra le versioni

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 {{Sc|Gia}}. <poem>     La vedrò ben volentieri:
-     Amo molto la bellezza.</poem>
+     {{R|275}}Amo molto la bellezza.</poem>
 {{Sc|Sin}}. <poem>     Ed insisti?...</poem>
 {{Sc|Gia}}. <poem>               Di restare.</poem>
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 {{Sc|Sin}}. <poem>     Oh! cospetto! la vedrai...
      Tu, briccon, la pagherai...</poem> {{A destra|({{smaller|a Ped}}.)}}
-{{Sc|Ped}}. <poem>     Io che ci entro, poveretto?</poem>
+{{Sc|Ped}}. <poem>     {{R|280}}Io che ci entro, poveretto?</poem>
 {{Sc|Sin}}. <poem>     E’ tua colpa.... è tuo difetto...</poem>
 {{Sc|Ped}}. <poem>     Per pietà, signor borghese...</poem> {{A destra|({{smaller|a Gian}}.)}}
 {{Sc|Sin}}. <poem>     Ambedue farò impiccar.
 Si, furfanti,  sì, fra poco
-     Tanto eccesso fia punito:
+     {{R|285}}Tanto eccesso fia punito:
      Un par mio non va schernito,
      Chi son io vi vo’ insegnar.
      (Tanta bile in me si desta,
      Che mi sento soffocar.)</poem>
-{{Sc|Gia}}. <poem>Io, signor, non prendo foco;
+{{Sc|Gia}}. <poem>{{R|290}}Io, signor, non prendo foco;
      L’ira nuoce all’appetito,
      Ed il pranzo stabilito
      Indigesto mi può far.
 (Una scena come questa
-     E’ difficile a trovar.)</poem>
+     {{R|295}}E’ difficile a trovar.)</poem>
 {{Sc|Ped}}. <poem>Messer Gianni, è lungo il gioco...
      Mi ponete a mal partito.
      Eccellenza, ei mi ha tradito...
      Lui dovete condannar.
-(Ah! se salvo la mia testa
+{{R|300}}(Ah! se salvo la mia testa
      Un miracolo mi par.)</poem> {{A destra|({{smaller|partono}})}}